JoJo: Stone Ocean Parte 1 – Recensione – un OITNB versione anime!
JoJo: Stone Ocean, Parte 1 – Recensione – un OITNB versione anime!
JoJo: Stone Ocean, Parte 1 – Recensione – un OITNB versione anime!
Dal 1 dicembre 2021, la prima parte dell’adattamento animato della sesta parte de “le Bizzarre Avventure di JoJo”, lo storico manga del maestro Haraki, Stone Ocean, è disponibile su Netflix!
La serie debutta con 12 episodi da 24 minuti ciascuno, con tanto di sottotitoli e doppiaggio in italiano.
La storia in breve
Ci viene raccontata la storia di Jolyne Cujoh, figlia di Jotaro Kujo, che per uno sfortunato evento finisce in un penitenziario femminile.
JoJo: Stone Ocean Parte 1 – Recensione – un OITNB versione anime!
Ancora all’oscuro della vera natura della sua famiglia, i Joestar (di cui ha il marchio della stella anche lei sulla spalla come gli altri membri), presto conoscerà il mondo degli stand venendo a contatto con quello che sembrerebbe essere un frammento della famosa freccia degli stand.
Da qui in poi Jolyne si ritroverà a scontrarsi con i suoi primi nemici all’interno del carcere, affianco anche ai suoi primi amici.
Sin da subito capirà che la situazione è ben più seria di quanto sembri: c’è uno stand, White Snake, che sembra avercela con suo padre Jotaro, venuto in visita proprio per mettere i guardia Jolyne.
Veniamo a scoprire che il portatore e villain principale della parte, Enrico Pucci, era invischiato con Dio Brando: era di fatto un suo fedele discepolo.
I veri intenti di Pucci però sono altri, che però non ci è dato scoprire in questa prima parte animata.
Un risultato godibile
Nel complesso, la visione di questa parte di Stone Ocean risulta essere davvero gradevole e leggera, molto divertente e scorrevole, anzi, può risultare alquanto breve.
La trama si segue molto facilmente e prosegue a ritmo serrato episodio dopo episodio, non si ha mai la sensazione di lentezza!
Le scene dei mitici combattimenti visti finora intrattengono molto, alternandosi a battute e ragionamenti in stile JoJo.
Complici anche gli stand fuori di testa che Haraki ha tirato fuori dal cappello: sempre più assurdi e impensabili quanto geniali ed efficienti alla trama e alle circostanze!
Per quanto possa sembrare limitata, la varietà di personaggi con cui Jolyne si relaziona nel penitenziario è incredibile.
Orange is the New Black versione JoJo
Ed è qui che nasce il divertente parallelismo tra Stone Ocean e Orange Is The New Black: proprio come nella serie originale Netflix la protagonista Piper Chapman finisce in prigione e si da man forte assieme alle sue compagne, affrontando ogni giorno nuove (dis)avventure, così possiamo rivedere Jolyne!
La situazione è analoga: assieme a Ermes Costello, F. F., Emporio e Weather Report, la nostra protagonista affronta, all’interno di una prigione, situazioni di ogni tipo, sebbene di natura ben più sovrannaturale!
Liceale 17 enne (quasi 18), scrivo per passione, di ciò che mi piace perché mi piace, e mi piace.