Le brutte giornate di Batman: Mr. Freeze
Abbiamo visto il cuore oscuro dell’Enigmista e il sogno utopistico di Ra’s al Ghul. Ora è arrivato il momento di vedere all’azione il dottor Victor Fries in Batman: una brutta giornata – Mr Freeze.
Iniziamo con un breve assaggio del passato di Victor, ponendo le basi per ciò che verrà. Mr. Freeze è il nemico più tragico di Batman. Victor è uno scienziato che decide di congelare criogenicamente la moglie affetta da una rara malattia terminale, in attesa di trovare una cura. Un incidente nel laboratorio però stravolge vita di Victor rendendogli impossibile sopravvivere al di sopra dei zero gradi senza la sua armatura protettiva, che lo tiene refrigerato.
Lo sceneggiatore Gerry Duggan, che conosce molto bene la classica storia di Mr. Freeze, porta superbamente la vecchia era di Batman e Robin nella Gotham di oggi. Duggan in questo one-shot riesce a far progredire una trama, sciorinata moltissime volte, stravolgendola e ampliandola. La struttura del fumetto è ben fatta e piacevole alla lettura. Si passa dalla storia principale ai flashback tra Victor e Nora, i quali offrono nuovi scorci sulla loro storia.
Il Batman di Duggan è una versione fredda e vendicativa del pipistrello. Infatti per Bruce la natura dei criminali è immutabile e irredimibile. Non possono essere aiutati solo rinchiusi e puniti. Questa versione del crociato incappucciato stride però con quella che è l’etica del personaggio. Infatti, Batman, in fondo, dovrebbe essere compassionevole.
Le precedenti storie di Freeze raccontano di un uomo guidato dall’amore che cerca in tutti i modi di salvare la moglie per trasformarsi poi in una maniaco ossessionato. Per la prima volta si assiste, anche grazie ai flashback, che Victor non è solo semplicemente impazzito, ma era un uomo problematico molto tempo prima. Il matrimonio del dottore con Nora, infatti, stava già andando in pezzi molto prima che lei si ammalasse. La trama rivela al lettore che le azioni di Victor non sono state un disperato atto d’amore ma un ultimo atto di controllo su Nora.
L’arte di Matteo Scalera è un miscuglio perfetto. L’inchiostrazione e le ombre sono sbalorditive. Le tavole rimbalzano tra l’oscurità e la luce, tanto da mostrare a malapena i personaggi che escono dall’oscurità. Scalera mette perfettamente in risalto l’inquietudine di Mr. Freeze oscurando i suoi occhi con gli occhiali. L’energia e il movimento dei combattimenti danno al lettore la sensazione di trovarsi in prima fila.
Anche i colori di Dave Stewart meritano una menzione. Le sfumature sono semplici ma il loro rapporto in ogni tavola è eccezionale. Il fumetto è ambientato in una Gotham invernale e c’è sia serenità che disagio. Il contrasto tra nero e bianco è netto, ma ci sono toni brillanti che tagliano il monocromo. Questo si percepisce nei gialli e rossi che denotano le luci, o nell’azzurro intorno a Nora e Victor. Anche la scrittura è facile da leggere con effetti divertenti a forma di ghiacciolo sulle code dei palloncini delle parole di Mr. Freeze.
Batman: una brutta giornata – Mr Freeze è una brillante estensione della più grandi storie di fumetti di sempre. Duggan riesce ad attingere da una storia d’amore idillica dando una prospettiva completamente diversa. I personaggi sono fantastici, riuniti in uno stile artistico che si adatta perfettamente allo stato d’animo della trama.
Ciao sono Gianna, ho una laurea in Giurisprudenza, un tesserino dell’ordine degli avvocati a cui vorrei aggiungere quello da giornalista. La passione per la scrittura, nata sulla carta e poi migrata sulla testiera, mi accompagna da sempre. A 6 anni gli altri volevano fare gli astronauti; io avevo già le idee chiare: volevo fare la giornalista.