Come sono invecchiati i principali videogiochi horror dello scorso decennio?
I videogiochi di genere horror, nello scorso decennio, specialmente grazie a YouTube, hanno avuto dei boom di visibilità. Diverse case videoludiche (buona parte di queste erano Indie) si son dedicate all’horror. I giochi horror del decennio precedente erano principalmente divisi in due categorie. La prima è basata sul nascondersi o scappare da un’entità che insegue il giocatore. L’altra, invece, è strettamente basata sui jumpscare. Tuttora ci ricordiamo di alcuni titoli che hanno avuto un grande impatto sul mercato videoludico. Ma sono ancora da considerarsi spaventosi? O devono il loro successo ai video-reazione di chi li giocava? Facciamo quindi un tuffo nel passato e rivediamo i principali giochi horror degli anni 2010.
Amnesia: The Dark Descent
È giusto cominciare col gioco più popolare di Frictional Games. Amnesia: The Dark Descent offrì ai giocatori un’esperienza horror in prima persona in cui non ci sono armi. Nel gioco si può infatti contare solo sulla propria rapidità e cautela nel nascondersi o scappare dai servi di Alexander di Brennenburg. Non dimentichiamo inoltre la particolare (e sotto alcuni aspetti pure sinistra) meccanica della sanità mentale.
Ad oggi non si può dire che il gioco fosse davvero spaventoso. Sicuramente, gli YouTubers, coi loro gameplay e reazioni in diretta, aiutarono molto il gioco ad ottenere la sua popolarità. Ma un ringraziamento va alla community del gioco e alla possibilità di creare mod. Alcune erano davvero più inquietanti del gioco originale. Per gli appassionati, inoltre, sappiate che proprio in questo mese è uscito il quarto capitolo della saga. Il gioco si chiama Amnesia: The Bunker. Trovate la sua pagina Steam cliccando qui.
Slender: The Eight Pages
Nel 2012 uscì un gioco fatto di jumpscare che tutti ricordiamo oggi. Ovviamente si parla di Slender: The Eight Pages. Tale gioco, in realtà, non fu altro che un test. Parsec Production, casa produttrice del titolo, prima di rilasciare il vero gioco, pubblicò questa “demo” per registrarne i feedback. I risultati si videro eccome.
Il gioco definitivo uscì nell’Ottobre del 2013. E Slender: The Arrival ancora oggi ha un suo perché. Specialmente contando che mischia entrambe le categorie di horror citate precedentemente. Forse la pecca è la breve durata alla quale, visti gli innumerevoli game over che si fanno alle prime run, non si presta molta attenzione.
Five Nigts at Freddy’s
Esiste un Indie del 2014 creato con un budget di soli 8 dollari. E quei semplici 8 dollari portarono sul mercato videoludico uno dei più ricordati tra i giochi horror degli anni 2010. Probabilmente già vi riecheggia nella testa la sua risatina. Perché la risposta è sì: si parla proprio di Five Nights at Freddy’s. Un gioco che ebbe un boom talmente immediato da portarne lo sviluppatore a pubblicarne 3 sequel in meno di un anno.
Il gameplay del gioco è solo ed esclusivamente basato sui jumpscare. Alcuni di questi, però, sono davvero troppo prevedibili. Forse i successivi spin-off potevano ancora sorprendere. Ma i principali quattro capitoli della saga, oramai, non sono invecchiati molto bene. Ma se c’è una cosa che rimarrà a vita di Five Nights at Freddy’s è la popolarità. Una popolarità talmente grande da aver portato il gioco sul maxi schermo dopo ben 9 anni dal rilascio. Di seguito, ecco il trailer del film su Five Nights at Freddy’s che uscirà nel periodo di Halloween.
Il mio più grande interesse sono i videogiochi. Gioco oramai quasi solo su PC e i titoli che più mi colpiscono sono i giochi Indie. A livello musicale il mio genere preferito da qualche anno è il K-Pop.