The Good Cop: un'occasione sprecata

The Good Cop: un'occasione sprecata

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The Good Cop: un’occasione sprecata

The Good Cop: un'occasione sprecata
The Good Cop: un’occasione sprecata

Le cancellazioni sono il male per  gli appassionati di serie tv. Specie quando si abbattono come mannaie su serie nuove con tanto ancora da dire.

È come se le piattaforme non volessero rischiare, dando inizio ad un circolo vizioso di annunci e cancellazioni da cui difficilmente si potrà uscire.

La parte peggiore è che le serie attuali finiscono le stagioni con un finale a metà, aperto, lasciando lo spettatore a chiedere di sapere di più. Cosa che spesso non avverrà mai.

The Good Cop è un esempio di serie carina, non eccezionale, con i suoi difetti, che aveva potenziale, ma purtroppo la cancellazione ha fermato sul nascere eventuali sviluppi.

Lui un criminale, lui troppo onesto: inconciliabilità padre-figlio

Le premesse: Tony Junior è un brillante detective della polizia che quando non è impegnato a risolvere omicidi cerca di tenere sotto controllo il padre, Anthony Senior, patologico bugiardo ed ex criminale.

Nonostante i disaccordi, traumi mai affrontati e un rapporto tutt’altro che idiliaco, i due, insieme ad una squadra di personaggi altrettanto squinternati, riescono a risolvere complicati casi di omicidio.

Come già detto, la serie è carina. Una comedy leggera per passare il tempo, la classica padre e figlio sono agli antipodi e hanno il loro modo di fare le cose.

Anche i clichè piacciono, se fatti bene.

Purtroppo, The Good Cop  parte da un clichè, sviluppa con alti e bassi, e non conclude. Ci sono delle idee, poche e confuse, ma ci sono.

Idee che sono guizzi di brillantezza in una serie altrimenti povera di contenuti, dove persino le battute sono stantie. Non è una comicità sferzante stile Friends, né la satira pungente di After Life.

In pratica, The Good Cop sa solo quello che non è.

The Good Cop: un'occasione sprecata
The Good Cop: un’occasione sprecata

La serie ci prova a lasciare il segno, ma lo lascia in maniera sbiadita. I personaggi rimangono incasellati nelle loro caratterizzazioni, non evolvono, e quando ci sono timidi tentativi di uscire dallo status quo, vengono rispediti al punto di partenza.

The Good Cop: un’occasione sprecata

Qualcuno potrebbe dire è una comedy, cosa ti aspetti?

Il genere però non è una giustificazione per appiattire tutto. Anche Only murders in the building è una comedy –drama, ma riesce ad uscire dagli stereotipi del genere, ad intrattenere, far ridere e anche creare moment di riflessioni.

Tutto questo, senza perdere il guizzo che rende unica la serie.

The Good Cop aveva potenziale, che si intravedeva nel rapporto tra TJ e suo padre, o quando qualcuno si rendeva conto che il mondo non è solo bianco o nero, e non puoi bloccare le persone in totalmente cattive o onestamente patologiche.

Purtroppo a questo potenziale non c’è stato un seguito, e noi rimarremo sempre col dubbio di cosa sarebbe successo a Cora e TJ dopo la notte in quella camera d’albergo…

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