Potenziale sprecato: Son Gohan
Potenziale sprecato: Son Gohan
Eredità. È una parola che in italiano pare limitata all’ambito prettamente economico, e che non fa sentire il peso di altri fattori, più umani.
È meglio il termine in inglese: Legacy.
Tutto ciò che il passato ha rappresentato, ora tu lo devi portare avanti, ed onorarlo.
L’italiano è una lingua bellissima, ma è difficile trovare una parola che riesca a racchiudere tutto questo.
Perché una digressione così lunga sull’eredità? O legacy, che dir si voglia? Perché il protagonista di questo articolo ha a che fare con un genitore ingombrante di cui, stando almeno alle intenzioni iniziali, avrebbe dovuto prendere il posto.
Boruto? No, l’originale figlio di degli anime, Son Gohan.
Forte, ma non si applica.
Non odio Gohan. Questo articolo non nasce da personale antipatia verso un personaggio di fantasia che ha come unica colpa essere stato sviluppato in un certo modo.
Il presente è un articolo oggettivo su un personaggio che all’inizio è stato presentato con un potenziale enorme, l’erede del protagonista, addirittura più potente di lui, con un lato più umano che non lo indeboliva, ma al contrario lo rendeva una forza da non sottovalutare.
Gohan aveva un potere nascosto che sia suo padre che Junior avevano riconosciuto, e mentre il primo non aveva iniziato ad allenarlo per paura della reazione della moglie, Junior non si era fatto problemi , sottoponendolo ad un addestramento durissimo al limite di denuncia di abuso di minori.
Lo abbiamo visto perdere il controllo varie volte, spaventando Vegeta, non certo l’ultimo arrivato, e Freezer sospettava che il leggendario Super Sayan potesse essere lui.
Non dimentichiamo poi la saga di Cell, dove Goku è convinto che il guerriero più forte esiste sia proprio Gohan, e lascia Cell a lui.
Dragon Ball poteva diventare la storia di Gohan, se solo non si fosse deciso di indebolirlo. Certo, lo sviluppo di Gohan adolescente è in linea col suo carattere, molto meno combattivo di Goku e più propenso alla pace.
Potenziale sprecato: Son Gohan
Ma Gohan è anche qualcuno che non sopporta le ingiustizie, che si è creato un’identità da super eroe per poter aiutare gli altri senza svelare il suo segreto.
Gohan per natura era un pacifista, per necessità un guerriero, per destino un eroe.
Vi immaginate cosa ne sarebbe uscito fuori se si fossero uniti tutti questi lati contradditori? Vi immaginate che personaggio memorabile sarebbe stato?
Invece, magari per semplificare, si è preferito solo il lato più gentile di Gohan, relegando ad una bidimensionalità comune a molti shonen.
In Super ha avuto un breve momento di gloria, subito eclissato dalla paternità imminente e da Trunks, Goten e, di nuovo, Goku.
Personalmente, sento che ci sia stato rubato uno dei migliori archi narrativi della storia dei manga.
Sono l’unica?
Collaboratrice, futura storica dell’arte (si spera) ed appassionata di fumetti, videogiochi, serie tv e film. Attualmente ho un podcast, Eva deve morire, su Spotify. Spero di potervi vedere presto anche lì.