Il grande cineasta svedese Ingmar Bergman utilizza il volto, tramite il primo piano, per esprimere l’interiorità dei soggetti, le loro intenzioni ed emozioni più sottese. La sua è un’arte di “lavorare” il tempo.

Il grande cineasta svedese Ingmar Bergman utilizza il volto, tramite il primo piano, per esprimere l’interiorità dei soggetti, le loro intenzioni ed emozioni più sottese. La sua è un’arte di “lavorare” il tempo.
Germania anno zero (1948) di Roberto Rossellini è un film di una grande potenza drammatica, capolavoro del Neorealismo italiano. Una rappresentazione delle “morti invisibili” di centinaia di individui durante, e dopo, il secondo conflitto mondiale.
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