Suicide Squad: Caccia a Joker!
Suicide Squad: Caccia a Joker! è una saga divertente e oscura dell’Universo DC. Una versione fumetto dei film di Stanley Kubrick e Quentin Tarantino con espliciti richiami ad Arancia Meccanica e Le Iene.
La serie mette il pagliaccio del crimine nel mirino della Task Force X per porre fine al suo regno del terrore. La storia è offerta da due maestri del crime noir, Brian Azzarello, ai testi, e Alex Maleev, ai disegni.
L’unico membro stabile della Task Force X risponde al nome di Amanda Waller. Dalla sua prima apparizione nel 1986, Amanda Waller ha diretto con il pugno di ferro dozzine di Suicide Squad. Le sue abilità di maestro calcolatore e freddo stratega hanno salvato il mondo in più di un’occasione. La Waller arruola l’ex Robin: Jason Todd, e lo mette a capo dell’ultima Suicide Squad. La squadra è composta da personaggi come Wild Dog, Firefly, Banshee accompagnati dalla folle e carismatica Harley Quinn: storica partner ed ex-amante di Joker, con cui ha parecchi conti in sospeso.
Nella prima metà del numero 1 la storia avanza con un incedere quieto, ripercorrendo gli eventi tipici di un nuovo albo. La trama si apre con l’introduzione dei personaggi, la spiegazione dell’obiettivo e la costante minaccia del chip esplosivo nel collo. L’azione esplode man mano che la posta in gioco aumenta, dando il meglio di sé nella pagina finale che lascerà i lettori desiderosi di aprire immediatamente il numero successivo.
La scelta di posizionare Red Hood al centro della squadra crea una nuova visione della dinamica della stessa e il suo trascorso con Joker attribuisce maggiore peso alla missione. Tuttavia il resto della Task Force X passa quasi del tutto inosservata. Infatti la loro caratterizzazione rientra nella configurazione standard, senza riuscire a reggere il paragone con Jason Todd.
Lo stile di Maleev si adatta perfettamente alla narrazione e l’abbinamento con i colori di Matt Hollingsworth non fa che migliorare le immagini. Entrambi sembra che lavorino sui punti di forza l’uno dell’altro, dando vita al fumetto.
Nonostante Suicide Squad: Caccia a Joker sia un fumetto grintoso, una delle idee più salienti della trama (Joker che ottiene il controllo della boom box della Waller) non arriva a nulla. Ogni singola vicenda è deragliata da un’altra e nessuna idea viene mai pienamente espressa. Ulteriore elemento negativo è la presenza dei grawlix che caratterizzano i dialoghi per le prime 20 pagine circa. Censura che poi si interrompe magicamente per lasciare spazio alle imprecazioni così come sono. Si tratta di una decisione strana essendo un fumetto nato sotto l’impronta delle Black Label matura di DC e rende l’esperienza di lettura alquanto stridente.
Ciao sono Gianna, ho una laurea in Giurisprudenza, un tesserino dell’ordine degli avvocati a cui vorrei aggiungere quello da giornalista. La passione per la scrittura, nata sulla carta e poi migrata sulla testiera, mi accompagna da sempre. A 6 anni gli altri volevano fare gli astronauti; io avevo già le idee chiare: volevo fare la giornalista.