Warner e La Maledizione dell’Erede – Film in arrivo?
Warner e La Maledizione dell’Erede – Film in arrivo?
Se ne parla da anni. E fa ancora discutere tantissimi di fans.
Poche opere sono riuscite ad essere tanto divisive, non solamente tra chi non si è mai interessato ad un certo fandom, ma tra i fans stessi.
Ed ora, sembra, la riproduzione al cinema è vicina. Scatenando non poche polemiche.
Ma si sa, è dal lontano 2016 che The Cursed Child, opera teatrale di J. K. Rowling, Jack Thorne e John Tiffany, fa fare la stessa domanda. Era proprio necessario farlo?
La risposta non è ancora arrivata unanime, nonostante la maggioranza propenda per il no. Per quanto sia sorprendente, a qualcuno è piaciuto. Abbastanza da far considerare seriamente ai vertici Warner di farne un film.
Canon? Cos’è? Si mangia?
Notizia recente l’ipotesi che Warner lavorerà ad un film della Maledizione dell’Erede. Certo, sono anni che se ne parla, con rumors e articoli sensazionalistici a riguardo.
Ora però sembra che ci stia muovendo seriamente verso questa direzione, aggiungendo un tassello al mondo canon di Harry Potter.
C’è un problema: La Maledizione dell’Erede è tutto, fuorchè un prodotto da considerare canon.
E non si tratta di discutere sul colore della pelle di Hermione o sul rapporto tra i personaggi (cosa certamente importante, e fa domandare Signora Rowling, ti ricordi cosa avevi scritto? ), ma soprattutto su buchi di trama e pessime caratterizzazioni.
Ecco cosa ha fatto arrabbiare molti fans. Molti, non tutti. C’è chi stranamente ha apprezzato l’opera. Il perché è oscuro, ma come dicevano i latini, de gustibus, non disputandum est.
Cosa ci dovremmo aspettare sul grande schermo? Innanzitutto, una figlia di Voldemort e Bellatrix tenuta nascosta in qualche modo, e che fa domandare come nessuno abbia notato il pancione di Bellatrix durante la seconda guerra magica.
Va bene, esigenze di trama. Almeno spiegate la sua esistenza in un modo sensato. E non dimenticate che Draco ed Hermione non hanno mai avuto del tenere, non cercate nemmeno di implicarlo.
Ron non è perfetto, ma Draco, suvvia, era un razzista figlio di papà che l’ha trattata peggio della spazzatura. Non insegnate alle ragazze che se qualcuno è scortese con loro, significa che prova qualcosa. È praticamente un invito ad accettare relazioni abusive.
Non dimentichiamoci l’uso sconsiderato della Giratempo, al centro della trama, e chissà perché usata per salvare un personaggio tutto sommato secondario.
Se fossi stata in Albus e Scorpius, avrei cercato di salvare James e Lily. Non una buona idea, dato che col tempo non bisogna mai scherzare, ma idea più sensata che voler salvare Cedric Diggory. Senza offesa per Cedric, che meritava di più, sia dai libri che dall’opera teatrale, dove la sua natura gentile viene gettata alle ortiche per far emergere un ragazzo rancoroso che non sa perdere, e si unisce per questo ai Mangiamorte.
Ottime motivazioni per seguire il lato oscuro, complimenti. Cedric non era così. Lo sapeva suo padre, lo sanno Albus e Scorpius, lo sappiamo noi! Ma non gli autori.
E che dire di Harry padre assente? Ottimo padrino, pessimo padre. Oppure pessimo in entrambi? È vero, Harry non ha avuto un padre nella sua vita, ma ha avuto figure genitoriali piuttosto decenti, tra cui Arthur Weasley.
Secondo voi, qualcuno che ha avuto Arthur Weasley come modello potrebbe essere così pessimo nei rapporti col proprio figlio?
Si comprendono le esigenze di trama, ma Harry non pare nemmeno cresciuto, ma fermo a rancori vecchi di quasi vent’anni. È il caso di dire ma cresci!
Approcciarsi a La maledizione dell’erede è certamente cosa ardua, una spada di Damocle appesa alla testa dei dirigenti Warner, che dopo tante scelte sciagurate non possono permettersi di realizzare un film disastro ai botteghini, che vedranno solo loro, le famiglie, gli attori (forse) e quel gruppo di fans che ha apprezzato la sceneggiatura teatrale.
Che potranno anche non essere pochi, ma il dubbio che riescano ad evitare un flop commerciale c’è.
Cos’altro dire? Speriamo che sia ancora una volta solo una voce di corridoio.
La saga di Harry Potter merita di meglio di questo.
Collaboratrice, futura storica dell’arte (si spera) ed appassionata di fumetti, videogiochi, serie tv e film. Attualmente ho un podcast, Eva deve morire, su Spotify. Spero di potervi vedere presto anche lì.