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Intervista: Francesco Chiatante, regista di Animeland

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Ringraziamo Francesco Chiatante per averci dato la disponibilità di fargli alcune domande e iniziamo subito.

Intervista: Francesco Chiatante, regista di Animeland

  • Come e in che modo Francesco Chiatante si è avvicinato alla cultura nipponica?

Mi hanno sempre affascinato, come molti, le storie di luoghi lontani ma mi sono avvicinato alla cultura nipponica un po’ per caso. Come la maggior parte dei bambini e ragazzini italiani degli anni ’70 e ’80 guardavo tanta TV e tanti cartoni animati e, tra questi, tantissimi anime. Tra questi anime molti raccontavano storie di robottoni, samurai, ninja, mostri asiatici oppure erano ispirati o tratti da vecchie favole o leggende giapponesi. Poi c’erano i telefilm giapponesi come Megaloman, Ultralion o altri (tutto questo mentre altri canali locali pugliesi, perché sono nato in Puglia, continuavano a mandare repliche di vecchi film cinesi di kung fu, che ovviamente inneggiavano sempre alle culture asiatiche!).
E in ultima battuta (sempre prima della mia, chiamiamola, “era manga”) mia mamma da bambino mi portava tante volte al cinema con lei a vedere film d’autore in seconda visione. Ricordo, oltre i soliti film d’animazione per ragazzi che vedevano tutti, di aver visto, tra i tanti, film che ho amato diretti da registi come Polanski, Fellini, Gilliam, Zeffirelli (con cui ho avuto anche il piacere di lavorare in questi anni) e Kurosawa! I film di Akira Kurosawa mi sembravano il meglio del meglio che c’era, come se, per certi versi, unissero un pensiero giapponese di fondo che c’era anche in alcuni vecchi anime con quello del vero cinema d’autore!
Poi nel 1992 comprai il mio primo manga…e da lì in avanti non ho più smesso di coltivare questo amore per la cultura giapponese a tutto tondo!

Intervista: Francesco Chiatante, regista di Animeland – Racconti tra manga, anime e cosplay
Intervista: Francesco Chiatante, regista di Animeland – Racconti tra manga, anime e cosplay
  • Da dove ha preso ispirazione per la realizzazione del suo Documentario?

L’ispirazione per realizzare ANIMELAND – RACCONTI TRA MANGA, ANIME E COSPLAY viene, senza ombra di dubbio, dal grande amore che ho sempre avuto per i fumetti e i cartoni animati in genere, il collezionismo e dalla voglia di poter contribuire in qualche maniera alla diffusione di questi immaginari con un mio lavoro che coinvolgesse un po’ tutti i miei “miti” d’un tempo!

  • Le sue esperienze lavorative e non passate come hanno influito sulle scelte per realizzare il suo primo lungometraggio? Se la sente di dare qualche consiglio a chi vuole seguire la sua sua stessa strada?

Le mie esperienze lavorative precedenti sono state fondamentali per arrivare a produrre e dirigere questo film. Tra i tanti lavori, i backstage di film e telefilm (indimenticabili i set dei film del regista Ivano De Matteo) e, ancora prima, i documentari e i lavori prodotti da Franco Zeffirelli sono stati una palestra senza paragoni!
L’unico consiglio che mi sento di dare a chi vuole intraprendere questo tipo di strada è di armarsi di una forza di volontà inaudita e di una voglia di lavorare senza fine perché, in questi ambiti, è sempre tutto infinitamente più tosto e impegnativo di quanto immagineresti mai… e di lanciarsi!

  • La sua indagine nel mondo del manga anime e cosplay l’ha portata ad intervistare numerosi volti famosi, cosa le hanno lasciato? E cosa pensa di aver lasciato loro?

Ognuno mi ha lasciato qualcosa. Un’emozione, un ricordo, un sorriso particolare…
forse i più divertenti sono stati quei personaggi che, lasciandosi andare, sono arrivati addirittura a canticchiare frammenti di vecchie sigle di cartoni animati (come Caparezza e Paola Cortellesi) o addirittura mi hanno regalato un disegno originale realizzato al momento e non solo i mangaka/disegnatori (Yoichi Takahashi, Yoshiko Watanabe e Masami Suda) ma anche personaggi insospettabili (Vincenzo Mollica, Maurizio Nichetti e il Premio Oscar Michel Gondry!)!!

Recensione Documentario: Animeland di Francesco Chiatante
Intervista: Francesco Chiatante, regista di Animeland – Racconti tra manga, anime e cosplay
  • Nel documentario tocca il mondo dei cosplayers, mondo al quale noi di Cippi & Friends, ci avviciniamo notevolemente ad ogni fiera del fumetto, cosa vedono gli occhi di un regista in questo mondo così colorato?

Tantissimo divertimento! E’ un mondo favoloso tra sogno e realtà dove puoi trovare immaginari pop di ogni periodo storico e provenienza!!

  • La cultura delle Fiere del Fumetto da fenomeno di nicchia è divenuto con gli anni un esempio di cultura POP cosa crede che abbia contribuito questo cambiamento in Italia?

Sicuramente un cambio del mercato che non è più quello che era fino a inizio/metà anni ’90! Negli ultimi anni le “fiere del fumetto”, oltre alle storiche mostre e agli stand delle principali case editrici nostrane, hanno intere parti dedicate più all’immaginario del fumetto in gadgets, peluches, magliette e oggettistica varia che in albi a fumetti, comics e manga. Poi ci sono aree con giochi da tavolo o di società, videogames e ancora spazi cinema (per film d’animazione d’autore e non), aree cosplay, padiglioni per youtubers, palchi per concerti di sigle e tanto ancora!
Oggi le “fiere del fumetto” sono un ritrovo di appassionati di tantissime passioni differenti che non sono più il solo “fumetto” ma molto di più.

  • Lei ha ideato e scritto il documentario, lavorato in post-produzione video, inoltre è sua anche la fotografia, il montaggio e la regia, come è riuscito a conciliare tutto per dare espressione alle sue idee?

Con un lavoro follemente metodico e organizzato con una severità e dei tempi rigorosissimi. Ad un certo punto mi sono letteralmente chiuso per mesi in uno studio (adibito appositamente per questo progetto) a lavorare senza sosta e fino alla conclusione del film.
E comunque mi sono sempre avvalso di amici stretti e collaboratori per molte cose importanti, supporti, consulenze, consigli o fosse pure per uno “sguardo vergine” sul lavoro in corso (tra questi anche Daniele “Manga-Man” Lucinato a cui è dedicato anche lo stesso film) e poi delle fondamentali musiche di Simone Martino e dei dipinti digitali e della fantastica locandina del film di Giovanni Ricco.

  •  Ci sono volti oltre 5 anni di lavoro per completare quello che lei chiama il “raccontomentario”  una volta finito qual’è stato il suo primo pensiero?

Cinque anni dalla prima volta in cui ho deciso di realizzare davvero ANIMELAND ma da lì a diventare operativi c’è voluto un po’ di più (la lavorazione effettiva del film è durata circa tre anni e mezzo, post-produzione inclusa).
…Il primo pensiero è stato, con l’emozione alle stelle (teniamo sempre presente che si tratta di un’autoproduzione con un cast al limite dell’incredibile): “Ce l’abbiamo fatta!!”

  • Molti interessati vogliono sapere se esisterà un dvd/blue-ray acquistabile del lungometraggio in futuro?

Sicuramente sì! Quando saprò le esatte modalità di diffusione in home-video: le saprete tutti!

Intervista per Francesco Chiatante, regista di Animeland – Racconti tra manga, anime e cosplay
Intervista per Francesco Chiatante, regista di Animeland – Racconti tra manga, anime e cosplay
  • Se fosse un personaggio dei manga o degli anime che seguiva nella sua infanzia quale vorrebbe essere?

Forse quello che mi divertirebbe più essere è Lupin III, sempre ironico, divertente e movimentato. Ma quando ero piccolo mi piaceva un sacco anche un personaggio dell’anime NANA’ SUPERGIRL chiamato nell’adattamento italiano Leonetto; uno scienziato che diceva sempre cose assurde, in teoria, a fondo scientifico, faceva boccacce e aveva una montagna di capelli ricci fucsia e, sempre, degli occhiali da sole.

Queste erano le nostre domande per Lei, la ringraziamo e la salutiamo con il nostro saluto tipico che poi è sicuramente un buon augurio “Lunga Vita e Prosperità”

Se siete interessati ad Animeland vi lasciamo il link della nostra recensione dove ci sono tutte le info per vederlo!

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Valentino Coratella

Presidente dell'Associazione Culturale Fumetti Indelebili, Caporedattore di fumettindelebili.com, organizza da 7 anni la fiera del fumetto di San Benedetto del Tronto, il San Beach Comix. Disegna fumetti, scrive racconti, intervista fumettisti, sceneggiatori, cosplayer e fotografi. Di recente ha iniziato a realizzare cosplay, a presentare gare e a ricoprire la mansione di giudice di gara. Adora realizzare editoriali su videogiochi e musica di genere nerd metal.