Donne pericolose: Vermouth

Donne pericolose: Vermouth
Donne pericolose: Vermouth

Nella sua lunga storia, il manga Detective Conan ci ha regalato antagonisti minori di un certo spessore, sia uomini che donne: assassini senza scrupoli con una morale contorta, o vittime che si trasformano in carnefici.
Un variopinto universo di disgrazie umane che riesce a catturare il lettore, tenendolo sulle pagine fino alla fine.
E pazienza che siano tanti piccoli archi narrativi che si discostano sempre di più dalla trama principale: ad un certo punto anche i più accaniti fans si sono dimenticati dell’Organizzazione degli Uomini in nero e perché il protagonista deve nascondersi.
Ma poi, come la tempesta perfetta, arriva lei a ricordare da chi ci sta nascondendo e chi temere: Vermouth.
Vermouth, chi sei?

Iniziamo col dire che non conosciamo il suo vero nome, né il suo aspetto: nel corso del manga compare con diversi alias, Sharon Vineyard, Chris Vineyard, il dottor Araide e tanti altri.
Apparentemente Vermouth non invecchia: la detective Jodie è sorpresa dal constatare che dopo tanti anni, lei sembra la stessa, come se ferma nel tempo.
È una nemica subdola che si mimetizza come un camaleonte, un’assassina a sangue freddo che elimina gli ostacoli sulla sua strada.
Apparentemente, non ha una morale o scrupoli di coscienza. Fa qualsiasi cosa le venga ordinato, e non c’è da stupirsi che, a detta di uno degli uomini in nero, Gin, lei sia la preferita del capo.
Chi non amerebbe una perfetta macchina assassina?
Ma ecco il punto: se Vermouth fosse solo questo, sarebbe un personaggio monodimensionale, al pari dei suoi colleghi, e nessuno si ricorderebbe di lei.
Però, cosa quasi incredibile in questo manga, la vediamo evolversi, confondendo le nostre poche certezze e facendoci empatizzare con lei.
Il mondo di Detective Conan è rigidamente diviso in bianco e nero, senza possibilità di giustificazioni per i criminali. Offre delle sicurezze granitiche che nella realtà non esistono.
Vermouth è il grigio che destabilizza, che confonde anche una mente acuta come quella di Conan. Assassina senza pietà, ma anche inaspettata alleata, seppur in segreto, del protagonista. È la serpe in seno dell’organizzazione, colei che attende il momento giusto per mordere.
Non possiamo ignorare la scia di sangue che si è lasciata dietro. Non possiamo nemmeno negare che è uno dei pochi personaggi memorabili del manga.

Collaboratrice, futura storica dell’arte (si spera) ed appassionata di fumetti, videogiochi, serie tv e film. Attualmente ho un podcast, Eva deve morire, su Spotify. Spero di potervi vedere presto anche lì.