Gli standard di bellezza coreani e il mondo degli idol
La bellezza estetica è considerato uno dei valori chiave nella società coreana, quasi al pari dei beni di lusso che simboleggiano lo status quo di una persona.
Ma perché è data tutta questa importanza all’aspetto fisico? E quali sono i principali canoni estetici che i coreani si sentono di dover rispettare per essere accettati e ben visti nella propria cultura?
Prima di tutto è necessario dire che l’avvento della musica pop ha incentivato questi standard. L’industria kpop, infatti, ogni anno fattura miliardi e miliardi di won e si dimostra sempre più incentrata sull’aspetto fisico dei propri artisti piuttosto che sulle performance stesse. Infatti, gli idol sono i primi individui a dover rispondere a questi standard di bellezza che puntano sempre di più alla perfezione estetica.
In primo luogo, sia per i cittadini tipici della Corea del Sud che per le celebrità, è importante avere un viso
molto piccolo, con lineamenti delicati e una pelle chiara, priva d’impurità o imperfezioni, che la cultura coreana vede molto di buon occhio. Il naso deve essere preferibilmente esile e con una punta non troppo larga a differenza degli occhi grandi che, per un discorso di occidentalizzazione espressività, vengono invece particolarmente apprezzati.
Per quanto riguarda il corpo, gli idoli coreani sono costantemente sottoposti a diete molto rigide, in quanto tendono ad aumentare di peso diversamente dai popoli occidentali ed è richiesto loro di rientrare in dei parametri di peso prestabiliti dalle agenzie al fine di poter debuttare.
Molti fan occidentali giudicano questi standard di bellezza come irraggiungibili e di un’importanza inferiore rispetto a come la società coreana invece è portata a credere, nonostante essi siano una fonte di costante stress e purtroppo anche di un precoce sviluppo di disturbi d’ansia, principalmente tra i giovani, idol e cittadini comuni.
Laureata all’Accademia di Belle arti di Macerata in indirizzo “Arte del fumetto e Illustrazione”, appassionata di anime, manga, cultura asiatica, soprattutto coreana e giapponese. Nel tempo libero mi dedico alla cucina, allo studio della psicologia da autodidatta e all’apprendimento di programmi con cui realizzare grafiche 2D.
