Batman: Dannato

Amore e odio, bianco e nero, vita e morte… separati da una linea sottile
Un debole battito cardiaco irrompe lentamente per poi riprendere con più costanza e appare lui malconcio e sanguinante, Batman.
Inizia così Batman: Dannato una strada verso l’inferno del Cavaliere Oscuro. Una storia difficile in tre parti pubblicata tra il 2018 e il 2019, con l’accoppiata vincente Brian Azzarello per la sceneggiatura e Lee Bermejo per i disegni.
Batman: Dannato fa parte della linea DC Black Label destinata ad un pubblico più maturo. La storia sembra quasi un trucco da prestigiatore al gioco delle tre carte: scegli una figura, la segui e poi, ad un tratto, la perdi. O forse non l’hai mai seguita.

Come è arrivato Batman in quella situazione? Tutto ha inizio dalla caduta da uno dei ponti di Gotham City. Joker è morto. Insieme ad un Batman ferito e senza ricordi appare l’inquietante John Constantine, mago, occultista ma soprattutto ladro e truffatore. Azzarello sceglie Costantine come voce narrante della sua opera, una voce tagliente e cinica che inganna perfino il lettore.
Tra le strade di Gotham, spettrale e oscura, sono coinvolti tutti i personaggi paranormali della DC: Zatanna, Deadman e perfino l’Altissimo. Il Crociato Incappucciato non solo sarà seguito anche da una macabra presenza tornata dal suo passato ma dovrà fare i conti con Harley Quinn che esigerà vendetta per la morte di Joker, ritenendolo l’unico colpevole.

Azzarello cattura facilmente l’interesse del lettore che viene messo davanti ad una situazione destabilizzante, con un Batman ferito gravemente e privo di memoria. Unica certezza è la morte di Joker e una serie di indizi che punterebbero tutti sulla colpevolezza del pipistrello. La narrazione è incalzante ma solleva numerosi quesiti privi di risposta. Il lettore si trova paradossalmente a condividere lo spaesamento di Bruce. Lo scopo dello sceneggiatore è proprio questo: trascinare il lettore nell’oscurità che Bruce è costretto a vivere fin da piccolo senza mai arrivare ad una vera fine. Azzarello pone l’accento sulla psicologia del protagonista enfatizzando il suo lato umano. Batman appare smarrito, sopraffatto dagli eventi e in balia dell’insicurezza non potendosi più fidare nemmeno dei suoi ricordi confusi e sbiaditi; un unico dubbio lo tormenta: aver passato il limite e ucciso il suo acerrimo nemico.

Lo stile di Lee Bermejo è inconfondibile. Tavole intriganti e oscure, con tratti horror ed esoterici che accompagnano perfettamente l’avanzare della trama. I suoi disegni sono maniacalmente dettagliati e realistici, basti osservare il costume di Batman, curato in ogni più piccolo particolare, come anche i volti segnati dalle cicatrici. La protagonista nelle tavole di Bermejo è la luce. Un’illuminazione dinamica che crea un gioco di ombreggiature realistico. Azzarello e Bermejo insieme riescono a far sprofondare il lettore nell’incubo di Bruce Wayne in una caccia all’uomo.
Per tutti coloro che sono stati al Lucca Comics & Games e hanno recuperato il volume di Batman: Dannato in uscita con una nuova pregiata edizione in bianco e nero con una copertina inedita; vi invitiamo a dirci se lo avete acquistato e cosa ne pensate.

Ciao sono Gianna, ho una laurea in Giurisprudenza, un tesserino dell’ordine degli avvocati a cui vorrei aggiungere quello da giornalista. La passione per la scrittura, nata sulla carta e poi migrata sulla testiera, mi accompagna da sempre. A 6 anni gli altri volevano fare gli astronauti; io avevo già le idee chiare: volevo fare la giornalista.