Consigli lettura: Caravaggio di Milo Manara

Consigli lettura: Caravaggio di Milo Manara

Lo stile è inconfondibile. Tanto che si è voluto vedere la sua mano dietro anche a certi disegni di una serie animata italiana così maledetta che è meglio dimenticare.

La storia, conosciuta.

Ma dalla sua penna, esce qualcosa di incredibile.

Tutti conoscono Caravaggio. Ormai il pittore lombardo è diventato un’icona pop della cultura italiana, un Vasco Rossi della pittura, sregolato e fedele a sé stesso, peccatore e dotato di fede incrollabile, in sé riassumeva tutte le contraddizione del secolo della Contro riforma.

Uno così era destinato alla fine di Icaro, avvicinarsi troppo al sole per bruciare.

Come rendere a fumetto la storia di uno così? È impresa assai difficile, che a stento il cinema e le fiction hanno vinto (anche se ci sono pareri discordi.)

Milo Manara, però, non ha mai temuto una sfida.  

Tra luci ed ombre

Caravaggio di Milo Manara è una biografia illustrata, una storia che vede gli inizi e la fulgida carriera di Michelangelo Merisi, in arte Caravaggio.

Non vediamo la fine. Quella è un’altra storia.

Quello che interessa è vedere cosa ha reso Caravaggio l’uomo che i posteri ci hanno tramandato, un rozzo, un bifolco, un violento, ma capace di grandi cose.

Caravaggio si muoveva tra due mondi, la luce e l’ombra, la corte dei potenti e i vicoli scuri dei quartieri più poveri di Roma.

Il contrasto è netto, e reso evidente da Manara col colore. Perché per celebrare Caravaggio e le sue opere, bisogna pensare soprattutto al colore, di cui il pittore era maestro.

Manara calibra bene i contrasti, anche morali, dei suoi personaggi, e nessuno è privo di ombre. Metaforiche e letterali che siano.

Caravaggio è sempre a metà, non appartiene a nessuno, e non vuole appartenere. È troppo libero per questo. Ama ed odia con intensità, senza alcuna zona grigia nel mezzo.

Manara conosce bene ciò di cui sta narrando, e si lascia anche a diversi ester egg nelle sue tavole, quasi una sfida al lettore per riconoscerli tutti.

Tratto vibrante, a tratti forsennato, la sensualità non è al centro del suo lavoro, come di solito ci si aspetterebbe. Ciò che troviamo è LA storia, in tutte le sue bellezze e le sue miserie.

Forse pecca di romanzare degli eventi, ma chi nel suo campo non lo fa? Il risultato è comunque un pezzo egregio di fumetto italiano.