L’inizio di una nuova fase- Ant Man and the Wasp: Quantumania
L’inizio di una nuova fase- Ant Man and the Wasp: Quantumania
Parlare di film del MCU è difficile. Ci si ritrova ad affrontare una fanbase molto ampia, dove le critiche raramente vengono accolte con favore e si rischia di incorrere in critiche feroci.
Non è facile parlare con entusiasmo di cose che, nella migliore delle ipotesi, sono mediocri.
Nella peggiore, ci si chiede chi abbia dato il permesso per distribuirlo nelle sale o in streaming.
È difficile, ma quando ci si ritrova davanti un film ben fatto, che scorre piacevolmente, con pochissime scene cringe e tutto sommato, godibile, non ci si può esimere dal commentare.
Questo è il caso del film Ant Man and the Wasp: Quantumania.
Un avvio col botto
Il multiverso è aperto. Lo abbiamo visto in Loki, Spiderman No Way Home e in Doctor Strage nel multiverso della follia.
Ma niente ci aveva preparati alla pura potenza di Kang, nessun sentore del pericolo che avrebbe posto fine a tutto.
Sì, perché questo è l’inizio di qualcosa di molto più grande, che richiederà un prezzo molto più alto rispetto allo scontro contro Thanos.
Thanos aveva un esercito e il potere delle gemme dell’Infinito. Ma in confronto, sembrerà un novellino al potere di Kang. Di tutti loro.
Ora, senza spoiler, ciò che posso dire è questo: i fans dei fumetti non rimarranno insoddisfatti.
Inoltre, il film è divertente da vedere, la comicità non è forzata e la caratterizzazione dei personaggi è resa bene, senza esigenze di trama nel mezzo che li snaturino, come troppo spesso succede con gli eroi del MCU.
Scott Lang apre il futuro del MCU, e anche se non sarà lui il nuovo leader degli Avengers (anche se lui lo meriterebbe), sarà comunque uno dei membri di spicco.
Unica nota dolente, MODOK.
Rispetta un desing che già all’epoca della sua creazione era opinabile, per non dire brutto. Molto brutto. Compensava col carisma, come il Capo.
Ma qui lo si sente come un personaggio estremamente minore, messo in scena per accattivarsi i fans e non per altro.
Poteva dare di più. Poteva essere un villain da ricordare. Non lo è stato. In compenso, funziona per comicità e verve. Anche se forse non volendo.
Detto tutto questo, che aspettate? Il film merita. Se non lo avete ancora visto, correte al cinema e fatelo. Non ve ne pentirete.
Collaboratrice, futura storica dell’arte (si spera) ed appassionata di fumetti, videogiochi, serie tv e film. Attualmente ho un podcast, Eva deve morire, su Spotify. Spero di potervi vedere presto anche lì.