Don’t look up: elogio all’idiozia umana
Don’t look up: elogio all’idiozia umana
Il nuovo film di Adam Mckay, Don’t look up, è una disamina feroce dell’idiozia che ci circonda, ed è terribilmente esilarante.
Basato su fatti non ancora accaduti
L’ultimo capolavoro firmato Mckay, Don’t look up è innanzitutto un film che parla dello stupido, dell’idiota e inevitabilmente, dell’essere umano.
Un cast straordinario per una storia straordinaria: due astronomi (Leonardo Di Caprio e Jennifer Lawrence), scoprono una cometa in rotta di collisione con la terra.
Don’t look up: elogio all’idiozia umana
I loro tentativi di salvare il mondo verranno ostacolati proprio da chi il mondo lo comanda, i potenti, offuscati continuamente dal sottovalutare la minaccia.
Il popolo mondiale intanto, sempre più allo sbaraglio.
Terrificante ironia
Con Don’t look up, Mckay si scatena come mai prima d’ora, restando sulla linea del precedente “Vice”, ma esaminando ancora in modo più tagliente la psiche umana (disturbata).
Per oscuri motivi infatti, il terribile urlo di pericolo lanciato dagli astronomi diventa un meme che viene continuamente preso sottogamba, come se i potenti ed il popolo (alimentato dai media) non volessero ascoltare, tutto è comicità, burla, il pericolo non esiste.
Ma invece il pericolo esiste, eccome.
Ed è sotto, anzi, sopra gli occhi di tutti, basta alzare lo sguardo.
Un film che parla di noi
Don’t look up, nel suo elogiare lo stupido è un concentrato inquietante di satira e dramma, un film stupefacente nella sua scrittura e nelle sue interpretazioni.
Un film che mai come adesso parla al popolo intero, ricordando di non abbassare mai lo sguardo e cedere all’ignoranza.
E dopo aver vissuto la terribile esperienza che abbiamo vissuto (anche se non è ancora finita), Don’t look up assume ancor di più dei tratti inquietanti e realistici.
Dopotutto forse, il film si basa su fatti realmente accaduti, basta solo sostituire la cometa con una pandemia.
Ed il gioco è fatto.