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Consigli lettura: A Stepmother’s Märchen

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Consigli lettura: A Stepmother’s Märchen

Consigli lettura: A Stepmother’s Märchen
Consigli lettura: A Stepmother’s Märchen

Cos’è una famiglia?Si può continuare ad amare qualcuno anche dopo tutto il dolore che si è sopportato per il suo bene?

Domande difficili, affrontate in numerose opere. Il tema della famiglia è caro alla narrativa, e non sempre sono i legami di sangue a far si un gruppo di persone si consideri una famiglia.

Un esempio: gli eroi disadattati di The Umbrella Academy, che dopo numerosi errori, riescono finalmente a riunirsi e ad appianare le loro divergenze.

Anche se c’è voluta un’Apocalisse per capire che, in fondo in fondo, sono una famiglia.

Non è coinvolta l’Apocalisse, ma anche la famiglia Von Neuschwanstein ha dovuto passare molto prima di riuscire ad accettare la protagonista come loro nuova madre. E la giovane Shuli è dovuta morire e rinascere per avere la possibilità di fare le cose per bene.

Un dono prezioso: una seconda vita

Consigli lettura: A Stepmother’s Märchen
Consigli lettura: A Stepmother’s Märchen

 A Stepmother’s Märchen è un manwha coreano che vede protagonista Shuli Von Neuschwanstein, la marchesa mangiatrice di uomini, la vedova di ferro, la donna più calunniata del paese.

Divenuta capo della famiglia dopo la morte del marito, ha gestito la famiglia con piglio deciso, proteggendo l’eredità dell’uomo, in modo che i suoi figli non venissero ingannati dai loro parenti.

Purtroppo, l’unica ricompensa per i suoi sforzi è stato l’odio dei figli del marito, che non sono stati in grado di vedere quanto lei ci provasse.

Un odio ben noto, tanto che lei non è sorpresa di non essere invitata al matrimonio del figlio maggiore, Jeremy. E mentre è in carrozza, di ritorno alla tenuta, delusa e amareggiata, dei briganti fermano la carrozza e la uccidono.

Fine? No, perché quando Shuli riapre gli occhi, si ritrova sette anni nel passato, il giorno del funerale di suo marito.

Le è stata data una seconda possibilità.

Ora, dopo tutto il dolore sopportato nella prima vita, l’odio immeritato, le calunnie, chiunque al suo posto sceglierebbe di scappare da lì, lasciando gli ingrati figli al loro destino.

Nessuno la obbliga a rimanere, i bambini e lei non hanno alcun legame di sangue dopotutto, e per tutta la sua prima vita l’hanno fatta sentire un’estranea in casa.

Shuli però non se ne va. Ha fatto una promessa al marito prima che questi morisse, e oltre alla promessa, vuole disperatamente avere una famiglia.

 Rimane, determinata a cambiare il futuro, e a fare le cose meglio. Ah, protagonisti con la tendenza a pensare di aver sempre la colpa di tutto.

Shuli è troppo buona per il mondo, e per quei ragazzi in particolare. Accade però un altro miracolo: i bambini questa volta non l’antagonizzano.

Non è facile all’inizio, c’è diffidenza da ambo le parti, ma a piccoli passi, Shuli inizia a costruire la famiglia che ha sempre desiderato, e a trovare l’amore che merita.

A Stepmother’s Märchen è sia una carezza che un pugno in faccia, una lettura che farà piangere fiumi di lacrime ai lettori.

Ma come disse una volta Ron Weasley, soffrirai, ma poi sarai felice vedrai.

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Annamaria Nazzaro

Collaboratrice, futura storica dell'arte (si spera) ed appassionata di fumetti, videogiochi, serie tv e film. Attualmente ho un podcast, Eva deve morire, su Spotify. Spero di potervi vedere presto anche lì.

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