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Superman: L’Imperatore Joker

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Superman: L’Imperatore Joker

In “Che cosa è successo all’uomo del domani?”, Alan Moore inscena cosa accadrebbe se un bel giorno Mr. Mxyzptlk si svegliasse e decidesse di provare l’allineamento caotico malvagio. Nel 2000, un team di sceneggiatori e disegnatori capitanati da Jeph Loeb, autore de “Il lungo Halloween”, inscenò cosa accadrebbe se i poteri di Mr. Mxyzptlk finissero in mano al caotico malvagio per eccellenza.

La storia “Superman: L’Imperatore Joker” parte da questo semplice concetto.

Malgrado il titolo spoileri subito chi sia il responsabile dietro la pazzia che ha invaso l’universo di Superman, la presenza del personaggio non viene rivelata se non a metà della storia. E a tal proposito, vi avviso che da qui in avanti l’articolo conterà pesanti tracce di SPOILER

Is this the real life? Is this just fantasy?

Per come comincia, “Superman: L’Imperatore Joker” potrebbe tranquillamente essere una alter universe, una storia ambientata in un mondo parallelo dove tutto è diverso da quello ufficiale. Superman è un criminale e Bizzarro l’eroe di Metropolis. Siamo forse su Terra 3? Questa possibilità viene presto scartata. Oltre ai ruoli dei personaggi, l’intero ambiente in cui si muovono è strano: caotico, cartoonesco, a tratti nonsensico, si capisce che siamo immersi in un mondo che soffoca nel delirio come in un catarro. A conferma di ciò, appare Mr. Mxyzptlk che cerca disperatamente di parlare con Superman senza successo: viene ucciso nella maniera più Looney Tunes possibile.

Molte volte vedremo il folletto morire come una delle vittime di “Chi ha incastrato Roger Rabbit”, fino a quando riuscirà a spezzare il ciclio di morti e a intervenire per sistemare la situazione che lui stesso ha contribuito a causare.

Perché proprio come in “Che cosa è successo all’uomo del domani?” e altre storie con Mr. Mxyzptlk, il motivo scatenante è sempre lo stesso: la lotta del folletto contro la noia. Pensando di fare un bello scherzo, ha deciso di dare al Joker una frazione del suo potere, l’1%. Sottovaluta grandemente la nemesi di Batman, che riesce a ingannarlo. Così il grande Mr. Mxyzptlk viene derubato del 99,9% dei suoi poteri da un umano, il cui unico è riuscire a vestire bene un completo viola acceso.

(Clown) Prince of the Universe

Joker non ricostruisce solo il mondo, ma l’intero universo a sua immagine e deformità. In mancanza di adeguati aggettivi, si può descrivere questa realtà come un incubo lynchiano. I supereroi e i personaggi dell’Universo DC sono trasformati in grotesche caricature o parodie di sè stessi. Si arriva alla rottura della quarta parete, quando il cadavere di Jason Todd viene mostrato con addosso un cartello che recita “Perché nessuno ha votato per salvarmi?” e, nell’ultimo capitolo, il clown si rivolge apertamente al disegnatore della storia. Significa forse che Joker, con i suoi nuovi poteri, ha realizzato la natura stessa della loro realtà? Trattandosi di lui, non stupirebbe.
Neppure le divinità come i Nuovi Dei o i Guardiani dell’Universo possono nulla. Prima che intervengano, Joker ha già realizzato il proprio potenziale e non solo riesce a entrare il possesso dell’Equazione dell’Anti-vita prima di Darkseid, ma riesce anche a trasformare lui e gli altri dei della DC in citrulli.

Nel frattempo, Superman e altri personaggi avvertono che tutto questo non ha senso, ma dato che si mette in discussione la realtà stessa delle cose, questi dubbi vengono percepiti come eccessi di pazzia all’inizio. Ma anche una volta che si sfugge all’illusione introdotta a forza dal Joker, non si può scampare al suo controllo materiale sulla realtà. Lo sa sopratutto Batman, che passa l’intera storia intrappolato in un ciclo di tortura, morte e rinascita da far impallidire Harlan Ellison e il suo “Non ho la bocca e devo urlare”. Non nomino questo racconto invano, ma per il fatto che ritengo sia stato fonte di ispirazione per la scrittura.

It’s The End Of The World As We Know It (And Joker Feels Fine)

Ma è davvero questo il fine ultimo del Joker? Torturare Batman all’infinito? Non facciamo domande sceme. Questo è Joker con poteri di Dio. Il suo fine ultimo è l’annichilimento completo dell’universo, l’armageddon, la fine totale delle trasmissioni. Perché, si chiedono Harley Quinn e il lettore medio. Non c’è miglior riassunto delle parole stesse del Joker “L’intero universo, così come l’ho conosciuto e capito attraverso un contatto intimo e inapropriato, è malato, sbagliato, rotto (…) è solo un lavoro mal fatto. (…) la mia distruzione totale avrà un effetto curativo. Per la prima volta il caos sarà rimpiazzato dall’ordine”.

Ricordo ancora che siamo nel 2000, otto anni prima l’uscita de “Il Cavalliere Oscuro”.

Se il Joker è il centro dell’imminete collasso della realtà, come si può fermarlo? Superman è in grado di uccidere questo Azathoth uscito da Arkham? Parrebbe di no: questo non è Injustice, e Superman ritiene di non essere in grado di uccidere Joker malgrado tutte le azioni commesse, compresa la morte di Lois. E forse non è neanche materialmente possibile. Per sconfiggere Mr. Mxyzptlk, Superman si è sempre dovuto affidare alle regole a cui è legato il folletto. A quali regole è legato Joker?

Più che una regola, Joker è dominato da una figura, la stessa che ha passato tutti i nove volumi della storia a torturare.

Anche dopo aver cancellato il concetto di Batman, il Joker continua ricordarsi di lui. Joker non può fare a meno di Batman, il suo universo perderebbe di significato. Questo torna dal punto narratologico, per noi lettori, dato che Joker esiste come nemesi di Batman. Nella realtà del mondo narrativo, il rapporto fra i due è esplicato perfettamente dalle parole di Heath Ledger ne “Il Cavaliere Oscuro”: tu completi me.
La realizzazione di ciò, rende Batman, di conseguenza, più potente di Joker.

Defeated Joker

Malgrado questo, Bruce Wayne, l’uomo dietro Batman, ha subito troppe ferite psichiche da questa vicenda. Non è un caso che “Superman: L’Imperatore Joker”, sia spesso ricordata da coloro che elencano le azioni peggiori del Joker. I ricordi di quanto subito non sono qualcosa che può essere cancellato come tutto il resto: è necessario che qualcuno se ne faccia carico. La decisione finale spetta a Superman, prima di riunirsi alla quotidianità dell’universo ricostruito da Mr. Mxyzptlk. Tutto è tornato normale. Certo, il Joker si comporta in maniera strana: come se si fosse fatto carico dei più terribili traumi possibili. Ma, ehi, è il Joker: dategli due aspirine e fra una settimana è come nuovo.

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Elisa Bellumori

Laureata in Lettere e Antropologia, tutto il suo piano di studi si può tradurre in cinque semplici concetti: libri, fumetti, cinema, media, pizza. Cerca di farsi strada come scrittrice. Nel frattempo vi studia e osseva. Praticamente innocua.

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