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3 fumetti LGBT+ da non perdere

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Nel mese del Pride, sarebbe a dir poco criminale non scrivere un articolo a tema LGBT+, non trovate?

Ecco a voi delle vere e proprie gemme da non perdere, e buoni festeggiamenti a tutt* da parte di Fumetti Indelebili!

1) Il principe e la sarta, una favola genderfluid

Con questo volume, Jen Wang ci regala una delicata favola genderfluid, adatta a un pubblico di tutte le età.

Frances, sarta di talento, viene chiamata a lavorare per un cliente misterioso, che si rivela essere il principe Sebastian… Un ragazzo (?) con la passione per i vestiti da donna, e con uno sconfinato amore per la moda, proprio come lei!

Il principe, alias Lady Crystallia, conduce così una doppia vita, fatta di vestiti stravaganti e di piaceri mondani.

Ma per quanto a lungo riuscirà a tenere nascosto il proprio segreto, e che cosa rischia di perdere?

Il principe e la sarta è un inno alla gioia di essere sé stessi fino in fondo, al di là di quello che gli altri desiderano da noi.

E in un mondo che per la stragrande maggioranza vede ancora il genere come binario donna – uomo, storie così sono più che mai necessarie. Da leggere tutto d’un fiato!


2) Barba – storia di come sono nato due volte: un ragazzo transgender si racconta

In questa lista non poteva mancare un fumetto nostrano; abbiamo la fortuna, dopotutto, di avere diversi autori LGBT+ di talento!

Come dimenticare l’autrice di Fumettibrutti, solo per fare un esempio fra i tanti?

In questo suo primo lavoro, Alec Trenta racconta in modo spiritoso, e a tratti commovente, il proprio percorso di vita come ragazzo trans.

Tra vignette esilaranti e momenti “spiegone” che farebbero capire le questioni di genere anche a vostra nonna, Alec si mette a nudo, ride di sé stesso, si fa domande su cosa voglia dire essere ”un uomo”.

“Mi ci aggrapperei alla mia barba. Sarebbe il mio posto sicuro. Nessuno dubiterebbe di me. Nemmeno io. Con la barba sembrerei un ragazzo per forza.”

La barba, insomma, è per lui molto più che un fattore estetico: è un simbolo innegabile di mascolinità.

“Sono nato come Lisa, ma sono sempre stato Ale”, dice l’autore: con una semplicità disarmante, racconta tutto, ma davvero tutto quel che c’è bisogno di sapere.

3) Harley Quinn: the Eat. Bang! Kill. tour – Harlivy a tutto spiano

Ultimo ma non per importanza, arriviamo a Harley Quinn: Eat. Bang! Kill Tour, uno dei fumetti preferiti della sottoscritta.

Se siete fan della fortunata coppia Harlivy (Harley + Poison Ivy), questo è il fumetto che non potete lasciarvi sfuggire.

E se siete fan del cartone animato di Harley Quinn, ancora meglio, poiché questa miniserie riparte proprio dal finale della seconda stagione. (Se non l’avete ancora visto, non sapete cosa vi perdete!)

Harley e Ivy in “luna di miele” fuggono da un tenente Gordon sul piede di guerra, dopo lo sfortunato matrimonio di Ivy con Kite Man… la coppia novella dovrà affrontare ogni sorta di ostacolo, interiore e non, per raggiungere uno scoppiettante lieto fine!

Scritto da Tee Franklin, autrice afroamericana e queer, questo fumetto è una vera e propria ventata di aria fresca per la DC, e uno dei suoi migliori prodotti da diversi anni a questa parte.

E ora la parola a voi: quali fumetto LGBT+ ci consigliereste? Fatecelo sapere nei commenti!

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