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Killing Stalking: il fumetto di cui non si può fare a meno

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Killing Stalking è Manhwa (manga coreano) diventato in breve tempo un successo internazionale.

Killing Stalking: il fumetto di cui non si può fare a meno
Killing Stalking: il fumetto di cui non si può fare a meno

Due i protagonisti: Yoon Bum ragazzo fragile ed emarginato e Sangwoo il ragazzo bello e popolare dell’università. Dopo un gesto carino, Yoon Bum diviene talmente ossessionato da lui fino a spiarlo, seguirlo ovunque spingendosi oltre l’immaginabile. Yoon Bum si introduce nella casa di Sangwoo scoprendo una verità agghiacciante.  

Sangowoo è un serial killer

Una storia allucinante ma magnetica, un susseguirsi di violenze di tutti i generi, esplicite e cruente; non c’è spazio per il romanticismo ma solo per la sociopatia e una completa assenza di emozioni. L’autrice Koogi è abile nel non scivolare mai nei luoghi comuni; mantiene abilmente un equilibrio tra elementi tipici dei thriller psicologici che tengono il lettore in costante stato di ansia.

I personaggi sono ben caratterizzati

Entrambi i protagonisti sono disturbati e contorti.

A primo impatto è facile empatizzare con Yoon Bum, vittima ma fino ad un certo punto. Da una parte c’è il bambino terrorizzato, che ha subito abusi per tutta la propria vita, dall’altra c’è l’adolescente che prova un piacere perverso nell’essere dominato e abusato.

Killing Stalking: il fumetto di cui non si può fare a meno
Killing Stalking: il fumetto di cui non si può fare a meno

Sangwoo d’altro canto è un soggetto facile da detestare, un sociopatico che nasconde la sua follia dietro a una maschera da bravo ragazzo, che rivela la sua vera natura solo dentro le mura di casa.

Killing Stalking è quella storia che nessuno vuole né sentire né leggere, che attira inesorabilmente perché tocca le perversioni più recondite dell’animo umano. Quelle perversioni che nessuno ammetterebbe ma dalle quali si è inconsciamente affascinati.

Leggerle è quasi come un esorcismo

Dal lato visivo essendo pensato per il web, infatti è stato pubblicato a puntate dall’editore online Lezhin nel 2016. Le inquadrature sono tutte quadrate o verticali e questo si riflette negativamente sulla carta, edito in Italia da J-Pop.

Difetto superato dalla forza della storia che approfondisce un tema, spesso ignorato, come quello dei soggetti borderline.

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Gianna Calatozzo

Ciao sono Gianna, ho una laurea in Giurisprudenza, un tesserino dell’ordine degli avvocati a cui vorrei aggiungere quello da giornalista. La passione per la scrittura, nata sulla carta e poi migrata sulla testiera, mi accompagna da sempre. A 6 anni gli altri volevano fare gli astronauti; io avevo già le idee chiare: volevo fare la giornalista.

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