Studio 666, il male dietro al rock? Nemmeno il bene
Studio 666, il male dietro al rock? Nemmeno il bene
Molti artisti musicali nella storia del cinema hanno partecipato a film di ogni sorta, da Dune a Pick of Destiny, passando a film horror come I morti non muoiono e via discorrendo.
Dave Grohl questa volta ci porta sul set di un improvvisato studio di registrazione adibito in una villa maledetta dove 20 anni prima una band rock venne sterminata dal loro Frontman.
Quì i Foo Fighter dovranno incidere il loro decimo album, per una casa discografica guidata da un manager in fallimento.
Gli strumenti sono pronti e il suono che si propaga nella dimora porta Grohl alla scoperta di nuove note e di un nuovo sound.
Nelle viscere della casa tuttavia una inaspettata scoperta aprirà un varco tra gli spiriti e il nostro mondo, prendendo possesso del leader della band, questo inizierà a degenerare nella maniaca ricerca della canzone perfetta dal perfetto finale uccidendo uno ad uno tutti i membri della sua band.
Studio 666, il male dietro al rock? Nemmeno il bene
Nulla di originale, una pellicola che può vendere solo grazie al nome del gruppo e alla performance mediocre, ma in tono col film di Dave.
Gli effetti sono più che dignitosi, simili a molti slasher dell’epoca di venerdì 13, ma poco convincenti in questo 2024 ricco di horror da brivido dal budget decisamente superiore.
La fotografia è debole e forse anche per questo viene classificato da Netflix come si Horror, ma anche come commedia.
Difficilmente gli improbabili jump scare e le creature che compariranno durante le rocambolesce fughe aiuteranno il titolo a risollevarsi dal podio degli z movie.
Studio 666, il male dietro al rock? Nemmeno il bene
Uniche due note positivesono la presenza di Jenna Ortega che continua ad essere perfetta nelle interpretazioni gotiche dark e le espressioni facciali legate alle movenze di Dave Grohl che ricordano la sua interpretazione ( decisamente meglio riuscita ) di Satana nell’epica final battle tra i Tenacious D e Belzeboss in Pick of Destiny.
Un film non per tutti, non è una commedia, non è un horror e le scene slasher nel contesto fanno sorridere più che disgustare, tutto questo in una pellicola, lenta e priva di novità.
Tuttavia per passare un’ oretta in compagnia e commentare divertiti le morti dei personaggi è più che sufficente e se siete amanti della band e volete vederla al lavoro su un set cinematografico questo è il vostro momento.
Rock will never die.
Presidente dell’Associazione Culturale Fumetti Indelebili, Caporedattore di fumettindelebili.com, organizza da 7 anni la fiera del fumetto di San Benedetto del Tronto, il San Beach Comix. Disegna fumetti, scrive racconti, intervista fumettisti, sceneggiatori, cosplayer e fotografi. Di recente ha iniziato a realizzare cosplay, a presentare gare e a ricoprire la mansione di giudice di gara. Adora realizzare editoriali su videogiochi e musica di genere nerd metal.