Un film e il suo sequel: C.H.U.D.
Un film e il suo sequel: C.H.U.D.
Come mai questa serie non sia più celebre, è un mistero.
Non perché siano film eccezionalmente ben fatti, ma perché hanno tutte le carte in regola per essere entrambi considerati dei cult.
Pellicole di fantascienza/horror talmente anni ’80 da poter ancora sentire l’eco dell’”Atari Shock” C.H.U.D. e C.H.U.D. II più che un film e il suo seguito sono lo stesso soggetto riproposto in due chiavi diverse.
E se non temete gli SPOILER vedrete anche voi perché.
C.H.U.D.
Uscito nel 1984 per la regia di Douglas Cheek. Nelle strade notturne di New York, qualcosa o qualcuno sta assalendo i passanti, ma malfredo il crescente numero di scomparsi la polizia non sta facendo nulla. Solo un poliziotto (Christopher Curry), un fotografo (John Heard Jr) e un “reverendo” (Daniel Stern) che si occupa dei senzatetto di New York, continuano le indagini che li conducono verso la comunità che vive nel sottosuolo. Quando il numero degli avvistamenti diventa troppo alto, il governo interviene per fermare quello che i loro fascicoli indicano come C.H.U.D. (cannibalistic humanoid underground dwellers).
L’atmosfera del film trasuda quell’anima anni ’80 che abbiamo storicamente amato nelle Tartarughe Ninja o Il Ritorno dei Morti Viventi. E se confrontiamo le date viene da chiederci: questo film ha ispirato i successori o è solo la codificazione dello stile cinematografico dell’epoca?
Un New York scura e fredda.
Emarginati che vivono in una città sotteramea all’oscuro degli abitanti della superficie.
Goveranti corrotti, ignoranti e/o causa del disastro.
I protagonisti scoprono infatti che la sigla C.H.U.D. non sta a indicare le mostruose creature, significa bensì “Contamination Hazard Urban Disposal”. Il governo stava nascondendo rifiuti tossici proprio sotto Manhattana, provocando la mutazione in mostri degli abitanti del sottosuolo.
L’ognipotenza della scoria nucleare/chimica si ripresenta, ma come la Trioxina, invece di supereroi ci regala mostri.
C.H.U.D. II: Bud the Chud.
Nel 1989, il regista David Irving decide di riprendere C.H.U.D., ma abbandona l’oscurità di New York per il ridente e gaio ambiente di una cittadina di provincia.
Gli stessi C.H.U.D. cambiano: non più mutanti vagamente umanoidi ma letteralmente degli zombie.
Il governo, incarnato dal Colonallo Masters (Robert Vaughn), è sempre l’artefice dei C.H.U.D., ma la loro fuoriuscita nell’ambiente è causata da tre teenagers in cerca di un cadavere per la lezione di scienze.
“C.H.U.D. II: Bud the Chud” punta a essere più una commedia che un film che un film di fantascienza puro. Il gore è sempre presente, ma la comicità delle situazione libera dalla pellicola dallo strato più dark di C.H.U.D. I.
Anche la sottotrama sul trope “La Bella e la Bestia” allegerisce molto di più i toni rispetto al predecessore, per non parlare del finale stesso che ricorda sotto certi aspetti “Vamp” del 1986.
C.H.U.D. CHAMPS
Come dicevo all’inizio, sono due film legati solo dal titolo.
Le trame non sono collegate fra loro.
Non ci sono personaggi ricorrenti.
Le creature stesse non sono le stesse.
Eppure entrambi i film sono godibili e apprezzabili.
E assolutamente da vedere!
Laureata in Lettere e Antropologia, tutto il suo piano di studi si può tradurre in cinque semplici concetti: libri, fumetti, cinema, media, pizza. Cerca di farsi strada come scrittrice. Nel frattempo vi studia e osserva. Praticamente innocua.