Thomas Was Alone – 10 anni dopo
Nel mercato videoludico ci sono migliaia di titoli Indie. Molti di questi sono fatti da case produttrici con un budget estremamente ristretto. Ed è fin troppo facile trovare giochi fatti male sotto praticamente ogni aspetto. Ma nel mondo dei giochi Indie esistono delle vere e proprie perle. Giochi che, nella loro semplicità, sono meglio di molti titoli creati dai veterani dell’industria videoludica. In questo articolo conoscerete un Indie che merità di essere menzionato: Thomas Was Alone.
Lo sviluppo del gioco
Il gioco è frutto della mente del game designer Britannico Mike Bithell. Concepì il suo titolo nell’Ottobre del 2010 mentre lavorava per la casa produttrice Blitz Games Studios. I temi su cui voleva che il gioco si incentrasse erano il concetto di amicizia e il lavoro di squadra per scappare dalla prigionia. Inizialmente, Bithell rilasciò Thomas Was Alone come un flash-game per browser. Ebbe pure l’idea di dare una voce narrante al suo gioco. Tale compito spettò successivamente al comico Britannico Danny Wallace. In due anni, lo sviluppo terminò. Nel corso degli anni, ebbe inoltre dei porting su diverse console, oltre che su smartphone e tablet. Il gioco ha avuto un budget di 5000£.
Trama
Chi è Thomas? È un rettangolo rosso, oseremo dire. Ma non è prioprio così. La compagnia Artificial Life Solutions fa degli esperimenti su delle Intelligenze Artificiali. Ma qualcosa, un giorno, rende alcune di queste IA autonome. Una di queste si chiama “Thomas-AT-23-6-12”, semplificata in Thomas, che inizialmente desidera farsi degli amici. Dopo aver trovato altre IA, ognuna con una propria abilità e personalità, e dopo averci stretto un legame, il gruppo inizia a perlustrare il mondo. Devono pure vedersela con una nuvola di pixel. È uno “splitter”, un meccanismo che tenta di correggere il fatto che più IA sono erroneamente posizionate nello stesso spazio virtuale. Dopo essersene liberati, però, molte cose cambiano quando vengono a sapere dell’esistenza del mondo reale. Con la trama preferirei fermarmi qua.
Gameplay e successo
Thomas Was Alone è un platform 2D a scorrimento laterale, con elementi rompicapo anche molto semplici da risolvere. Un platform a livelli come molti altri, con dialoghi narrati, dalla durata di appena 4 ore, nient’altro. Ma cosa ne rende l’esperienza unica? La risposta è: il gioco in sé. Difatti, nonostante la semplicità, nell’insieme, è veramente facile apprezzare quelle poche ore passate sul gioco. Non sorpende sapere che la narrazione di Wallace permise al gioco di vincere un premio. Tale premio è la categoria “Performance” ai BAFTA (British Academy of Film and Television Arts) Game Awards. Inoltre, nel 2014, il gioco ha raggiunto il milione di copie vendute, escludento i riscatti gratuiti del PlayStation Plus. A distanza di 10 anni, quindi, si può tranquillamente dire che è ancora una vera perla del mercato Indie. Di conseguenza, recuperatelo: per soli 7,99€ prenderete uno dei migliori giochi Indie mai sviluppati.
Il mio più grande interesse sono i videogiochi. Gioco oramai quasi solo su PC e i titoli che più mi colpiscono sono i giochi Indie. A livello musicale il mio genere preferito da qualche anno è il K-Pop.