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Un tuffo nel passato – This War of Mine

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“In guerra, non tutti sono soldati” è la tagline del videogioco che sarà trattato in questo articolo. 11 bit studios, il 14 Novembre 2014, rilascia sul mercato videoludico il gioco di guerra di cui avevamo bisogno. Di titoli ambientati in una guerra passata o una guerra inventata ce ne sono fin troppi sul mercato. Ma cosa hanno in comune tutti quei titoli? La risposta è: il gameplay del gioco ci permette di immergerci in quella guerra direttamente in prima persona. E che vale a dire per prima persona? Vale a dire dal punto di vista di chi combatte. Ma This War of Mine si distacca pienamente da quel genere di videogiochi, e ci offre qualcosa di innovativo, oltre che di stupendo. Vediamo nello specifico che cosa.

La storia dietro lo sviluppo di This War of Mine

This War of Mine, a distanza di ormai 8 anni, continua ad essere uno dei migliori survival gestionali della storia.

Che cos’è la guerra vista dagli occhi di un bambino? Credo proprio che nessuno vorrebbe conoscere a fondo la risposta, e nemmeno immaginarla. Eppure, uno degli sviluppatori di This War of Mine sa troppo bene tutto questo. Ha infatti vissuto in prima persona il più lungo assedio della storia moderna e contemporanea, avvenuto tra il 1992 e il 1996: l’assedio di Sarajevo. All’epoca, lo sviluppatore precedentemente citato, aveva solo 9 anni. All’interno di un videogioco, nella città fittizia di Pogoren, trasla tutto il sentimento che c’è dietro la guerra. Una guerra vissuta non da chi combatte, ma bensì da chi scappa. Ecco come è riuscito a far capire ai giocatori come gira realmente il mondo.

Il gameplay del gioco

This War of Mine, a distanza di ormai 8 anni, continua ad essere uno dei migliori survival gestionali della storia.

Non essendo né un FPS né un RTS, il giocatore come vive la guerra in This War of Mine? La vive, tramite una grafica molto astratta con un gioco di colori che ruota attorno al grigio, attraverso un gestionale diviso in due fasi. Tali fasi sono il giorno e la notte. Di giorno staremo all’interno del nostro rifugio, o meglio, dei suoi resti. L’obiettivo del giocatore sarà appunto gestire tutte le risorse dei nostri sopravvissuti. Cucinare cibo commestibile, creare medicinali e bende, o riscaldare l’ambiente quando fa troppo freddo. Di notte invece possiamo rovistare in giro per la città, portando di conseguenza altri materiali o altro cibo nel nostro rifugio. Ma nella maggior parte dei casi, tutto questo ci esporrà al pericolo.

This War of Mine, a distanza di ormai 8 anni, continua ad essere uno dei migliori survival gestionali della storia.

Ovviamente, di gestionali ce ne sono a iosa nel mercato videoludico. Ma in questo videogioco, la cosa più importante e anche la più difficile che dovremmo gestire, è l’emozione dei nostri personaggi. È palese che passare i giorni senza sapere se arriveremo a vedere la prossima alba non è piacevole. E non ci vorrà nulla a vedere i nostri personaggi passare dall’essere neutri al diventare depressi. Il tutto, principalmente, in base a determinate scelte che ci verranno poste ogni singolo giorno. Facendo scelte più sagge, potremmo rinunciare a delle risorse, ma i nostri personaggi si sentiranno sereni. Facendo scelte più da sciacalli, potremmo portarci a casa grandi quantità di medicinali o di cibo, ma la nostra coscienza ne risentirà parecchio. E addirirttura, se un personaggio avrà la sua morale costantemente a terra, potrà arrivare anche a togliersi la vita.

Il successo del gioco

This War of Mine, a distanza di ormai 8 anni, continua ad essere uno dei migliori survival gestionali della storia.

È un’immensa gioia sapere che questo titolo non è passato inosservato. In soli due giorni, infatti, 11 bit studios ha recuperato tutti i costi di produzione del gioco. Ciò ha permesso di continuare a lavorare sul progetto, rilasciando aggiornamenti e DLC che vanno ad ampliare di molto la ripetività del gioco. Ma anche di aggiungere nuovi luoghi da esplorare oltre che nuovi sopravvissuti da gestire, tra cui un DLC interamente dedicato ai bambini. A distanza di quasi 8 anni, continuo a dire che questo è il miglior videogioco ambientato in una guerra che io abbia mai giocato. Non posso che dare quindi un ultimo suggerimento: compralo!

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Indie

Il mio più grande interesse sono i videogiochi. Gioco oramai quasi solo su PC e i titoli che più mi colpiscono sono i giochi Indie. A livello musicale il mio genere preferito da qualche anno è il K-Pop.

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