The Killer Inside: l’ansia di un thriller nelle pagine di un manga

The Killer Inside: l’ansia di un thriller nelle pagine di un manga.

Circa un anno fa veniva pubblicato il primo volume del manga a carattere thriller “The Killer Inside”, ad oggi 9 volumi in corso (l’ultimo fresco fresco di pubblicazione), edito da Planet Manga.

Eiji Urashima, protagonista – The Killer Inside: l’ansia di un thriller nelle pagine di un manga.

The Killer Inside: l’ansia di un thriller nelle pagine di un manga.

Beh, se siete finiti su quest’articolo c’è poco da dire: evidentemente quest’opera ha catturato l’attenzione di molti di voi proprio come è successo a me, tanto da spingermi ad acquistarlo e ad iniziare la lettura! I motivi sono semplici: attualmente nel panorama editoriale ci sono davvero pochi manga thriller puro come questo.

Yashiro Sai, personaggio dell’opera

Il carattere e la lettura

Essendo un appassionato del genere non potevo assolutamente non cogliere l’occasione di immergermi tra le sue pagine, ricche di tensione e paura. Uno dei punti di forza di questo manga, infatti, è proprio il ritmo narrativo: scorrevole e ben equilibrato, riesce “tranquillamente” a farsi leggere in una solo momento di lettura, neanche troppo lungo (circa 1 ora).

The Killer Inside: l’ansia di un thriller nelle pagine di un manga.

Tavola di esordio del primo volume – The Killer Inside: l’ansia di un thriller nelle pagine di un manga.

Tuttavia l’autore riesce a combinare genialmente elementi che non stonano mai tra loro, spaziando dall’umoristico all’erotico, fino alla violenza più cruda ed esplicita che possiate aspettarvi.

La Violenza come metodo espressivo

Un punto su cui conviene soffermarsi è appunto il carattere esplicito dell’opera. Possiamo dire che potreste ritrovarvi davanti a tavole molto forti a livello di contenuto: la censura è davvero poca, sebbene in alcuni tratti sia dovuta per non trascendere nel gore vero e proprio, ma Panini lascia vedere molto al lettore, a suo rischio e pericolo. Alcune scene possono risultare disturbanti, e fidatevi che non esageriamo.

Yashiro Sai con Eiji Urashima (protagonista)

I Disegni

Complice anche il tratto dell’autore, il mangaka Shota Ito, che è semplicemente azzeccatissimo per il genere dell’opera. I suoi disegni sono realistici e dettagliatissimi, soprattutto nelle espressioni rappresentate sul volto dei personaggi, eppure non stancano mai, anzi talvolta risultano addirittura semplici e piacevoli all’occhio scorrevole del lettore. Il tratto raggiunge l’apice nelle scene di tensione più importanti, giocando molto col chiaro-scuro, le luci e le ombre. Personalmente, lo apprezzo moltissimo.

Kyoka Yukimura, personaggio dell’opera

La struttura della storia

La storia, sebbene presenti i classici elementi del thriller psicologico, risulta essere originale e ricca (ricchissima) di colpi di scena incredibilmente sorprendenti, che hanno coerenza con la storia. Capita a volte, in opere del genere, che si cerchi di stravolgere tutto con rivelazioni che alla fin dei conti non hanno molto senso, in rapporto con i personaggi presenti e i loro legami nella storia, risultando banali e abbassando il livello della trama. In “The Killer Inside” questo non accade.

Eiji Urashima in un incontro con un personaggio

I Personaggi

Tutti i personaggi introdotti nell’opera hanno un loro seguito: viene portata avanti la storia di ognuno senza lasciare nulla al caso. Il modo in cui interagiscono e in cui le loro vicende si intrecciano è plausibile e soddisfacente. Difficilmente (almeno per ora) troverete buchi di trama o cose ed eventi che non vengono spiegati: qui tutto ciò che merita di essere raccontato e approfondito ottiene il giusto tempo e il giusto spazio!

Il problema della serializzazione

L’unico “difetto”(non dipende neanche tanto dall’opera in se) è la difficoltà che si ha a seguire la storia volta per volta, venendo pubblicato a cadenza bimestrale; pertanto, risulta più comodo un recupero e una lettura in blocco, per mantenere il filo della storia e non perdersi ogni volta a ricordare come ci si era lasciati nello scorso volume!

Dunque: The Killer Inside, ve lo consigliamo? Assolutamente sì!

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