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The Buccaneers il vero piratesco

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The Buccaneers

Una piccola gemma ritrovata nel grande forziere della televisione brittanica e risalente al lontano 1956.

Attore principale della serie è un fascinoso Robert Shaw, attore inglese ricordato soprattutto per il suo ruolo di Red Grant in “Da la Russia con amore” (1963) e di Quint in “Lo squalo” (1975). The Buccaneers non è stata l’unica occasione in cui Shaw ha vestito i panni del corsaro. Nel 1976 interpretò il capitano “Red” Ned Lynch, protagonista del film “Il Corsaro della Giamaica“.

La serie

Nei 39 episodi che compongono The Buccaneers, assistiamo alle imprese macchiavelliche di Dan Tempest (Shaw) e della sua ciurma di ex-pirati per proteggere la colonia di New Providence.

Con la sua furbizia picara e la sua abilità, il protagonista risolve sia le grande battaglie, alle volte contro personaggi storici rivisitati, sia i problemi quotidiani della colonia, spesso causati dalla dabbenaggine del governatore in carica, il tenente Edward Beamish (Peter Hammond).

Le trame semplici e autoconclusive sono ben lontane dalla complessità delle serie moderne. Non per questo sono da considerarsi mediocri. A parer mio, le vicende di Dan Tempest e della sua ciurma di scappati di casa sono un momento di relax. Ogni episodio dà respiro dai ritmi e gli intrecci a cui lo storytelling moderno ci ha abituati.

La semplicità di The Buccaneers la libera da quell’ansia di visione che spesso colpisce gli spettatori odierni. Può succedere, infatti, che si segua un telefilm più per verificare un pronostico che per godersi la storia.

Un’altra ragione per recuperarla.

Essere una serie rilassante e di piacevole visione non è tutto quello che The Buccaneers ha da offrire. Gli episodi riprendono l’immaginario creato dalla letteratura per ragazzi di Robert Louis Stevenson e lo impastano con l’umorismo delle commedie degli anni ’50.

Per chi ha amato L’Isola del Tesoro o il Barbarossa di Charlier, questa serie offre quello che Pirati dei Caraibi non ha saputo dare: avventure piratesche che siano piratesche e non fantasy.

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Elisa Bellumori

Laureata in Lettere e Antropologia, tutto il suo piano di studi si può tradurre in cinque semplici concetti: libri, fumetti, cinema, media, pizza. Cerca di farsi strada come scrittrice. Nel frattempo vi studia e osseva. Praticamente innocua.

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