Strappare lungo i bordi: l’essenza di Zerocalcare

Strappare lungo i bordi: l’essenza di Zerocalcare

Finalmente il 17 Novembre è uscita su Netflix la tanto attesa serie animata di Zerocalcare, noto fumettista edito da Bao Pubblishing. Noi di Fumetti Indelebili non potevamo essere tra i primi a gustarcela, perchè leggendo i suoi volumi abbiamo imparato ad apprezzare Michele Rech come autore e come persona.

Strappare lungo i bordi: l’essenza di Zerocalcare

La serie

Composta da 6 episodi è fruibile in un giorno ma il carico che ti lascia è sicuramente un bagaglio da portare dietro anche se è passato del tempo dalla visione. Per chi non avesse mai letto un fumetto di Zerocalcare, può approcciarsi alla serie senza essere obbligato a recuperare i suoi fumetti, per questo il titolo l’essenza di Zerocalcare. In questa serie troviamo molti riferimenti ai suoi volumi “La profezia dell’Armadillo”, “Kobane Calling”, “un polpo alla gola”, “scheletri”; Michele prende spunto da se stesso per lasciarci nuovamente senza parole.

La trama

Siamo consapevoli che se parliamo della storia potreste scoprire informazioni che invece volete visionarle personalmente. Per questo parliamo della trama nello specifico qua sotto, ma solo per chi ha già visto la serie, per chi invece deve ancora visionarla vi basti sapere che Zerocalcare parte in un viaggio con i suoi amici, e nel frattempo parla di storie che gli sono accadute.

La storia di si dipana da un punto di partenza, Zerocalcare deve fare un viaggio con i suoi amici, ma mentre parte ci racconta in un flusso unico tutto: passato, presente, amicizie, fino ad arrivare a scoprire verso la fine il vero motivo del viaggio, che come un macigno interrompe lo spettatore. La loro amica d’infanzia si è tolta la vita, e per questo sono andati al suo funerale, questo ricorda tantissimo “La profezia dell’Armadillo”, ma qui siamo ad un livello superiore. Per la prima volta possiamo sentire i pensieri di Zero invece di leggerli.
La storia di si dipana da un punto di partenza, Zerocalcare deve fare un viaggio con i suoi amici, ma mentre parte ci racconta in un flusso unico tutto: passato, presente, amicizie, fino ad arrivare a scoprire verso la fine il vero motivo del viaggio, che come un macigno interrompe lo spettatore. La loro amica d’infanzia si è tolta la vita, e per questo sono andati al suo funerale, questo ricorda tantissimo “La profezia dell’Armadillo”, ma qui siamo ad un livello superiore. Per la prima volta possiamo sentire i pensieri di Zero invece di leggerli.
La voce dell’Armadillo è di Valerio Mastrandrea

Le Musiche

Il comparto musicale della serie è ampio e ben strutturato, troviamo musiche anni 90, a partire da Tiziano Ferro, Manu Chao e il Ron di “Non abbiam bisogno di parole”, passando per “Goodbye Love” di Jonathan Lloyd & Clif Norrell, “Wait” degli M83 e “For the better” di Max Brodie, per arrivare a “Haut les coeurs/Rag #2” di Fauve, “Un battito ancora” de Gli Ultimi e “The Funeral” dei Band of Horses.

La intro ufficiale

Essenza della serie è sicuramente la intro realizzata da Giancane: Strappati Lungo i Bordi, che qui sotto vi lasciamo sentire completa.

Curiosità

Tra le chicche di questa serie c’è sicuramente il doppiaggio; tutti i personaggi sono interpretati dalla voce di Michele, come se quando parlano fossero dei ricordi dello stesso Zero. Tutti tranne l’Armadillo, che rappresenta la coscienza. La voce è impareggiabilmente interpretata da Valerio Mastrandrea, che rende questo personaggio uno dei migliori della serie.

Omaggio a Maicol e Mirco

Altra chicca da noi riscontrata, (in quanto lettori di Maicol e Mirco, anch’esso autore Bao Publishing precedentemente intervistato durante una delle nostre dirette [QUI]), lo sfondo del cellulare di Zero mostra sempre una vignetta degli Scarabocchi, segno sicuramente di amicizia e di stima reciproca.

Conclusioni

Che altro aggiungere, una serie che devi vedere almeno una volta nella vita; una serie di cui aspettiamo sicuramente un proseguo, una serie che merita per l’impegno profuso da Michele Rech nel realizzarla. Lui stesso infatti si è messo in gioco per apprendere questo nuovo mezzo per comunicare; Ne abbiamo parlato quando è stata annunciata. Una serie che non ha disatteso le aspettative, ma anzi ha confermato Zerocalcare come autore poliedrico e in grado di cimentarsi con diverse forme espressive. Applausi! Sipario!

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