Stampante 3D: la rivoluzione del Cosplay
La stampante 3D e la rivoluzione del Cosplay
Da ormai qualche anno, non è difficile sentir parlare di stampa 3D tra i più giovani e non solo.
Questo strumento è entrato a far parte nella vita di tutti i giorni quasi fosse un elettrodomestico, che ha permesso di arricchire il mondo fai da te o aprire scenari per nuove opportunità lavorative.
Con stampa 3D si intende la realizzazione di oggetti tridimensionali attraverso la fusione e l’estrusione di un filamento termoplastico: mediante un ugello di stampa il materiale viene depositato, strato su strato, su una precisa area di stampa fino a completamento del modello.
Attraverso il processo di raffreddamento, il filamento termoplastico si catalizza affinché le molecole ritornino in uno stato solido rendendo rigido e compatto il prodotto finale.
Ci sono molti materiali ad oggi disponibili sul mercato, facili da reperire e anche molto economici per poter stampare i propri modelli in tre dimensioni:
-Il più comune è sicuramente il PLA (o acido polilattico) facile da trovare sul mercato e a basso costo
-Il secondo più famoso è il PETG (o polietilene tereftalato) molto più resistente del PLA e facile da lavorare
-Poi abbiamo il TPU ( o poliuretano termoplastico) materiale flessibile adatto per per stampe più “morbide”
Sul mercato è possibile trovare tanti altri materiali, anche più di nicchia, che si possono adattare alle proprie esigenze.
Quali sono i processi di stampa 3D?
Quando si pensa ad una stampante 3D, il pensiero più comune è quello che “faccia tutto da sola”; in verità, affinché possa funzionare correttamente c’è molto studio dietro.
Il primo passo è la conoscenza dei materiali: ogni filamento ha le sue caratteristiche come la temperatura di stampa, la velocità di stampa e l’aderenza al piatto.
Queste caratteristiche, non solo differiscono tra i vari materiali ma possono cambiare anche per marca e modello del filamento.
Il secondo punto è sicuramente la conoscenza dei software in quanto la stampa, o produzione additiva, parte da un modello 3D digitale.
Il modello, una volta elaborato e definito, deve essere “affettato” in strati affinchè l’estrusore possa iniziare a creare il nostro prodotto.
Questo processo si chiama Slicing ed è fondamentale per iniziare a stampare: il software divide il modello in layers (livelli) sottilissimi che verranno poi stampati dalla macchina.
E’ fondamentale curare questo passaggio affinché il pezzo venga stampato in maniera corretta e non ci siano intoppi durante il processo.
Infine è di vitale importanza fare manutenzione alla propria stampante: residui, bruciature, sporco e umidità possono facilmente compromettere la finalizzazione del modello.
Molti prodotti possono aiutare a mantenere longevo il nostro dispositivo ma prima di tutto c’è da considerare l’olio di gomito!
Cosplay e Stampante 3D, rivoluzione ed evoluzione
Le applicazioni della stampante 3D sono smisurate: dal campo meccanico, alla biomedicina, all’ingegneria aerespaziale fino all’ambito casalingo.
Non ci sono limiti a quello che si può fare con uno strumento simile, ovviamente ha bisogno dei suoi tempi di realizzazione.
Recentemente, sempre più hobbisti si sono messi in proprio per unire l’arte del Cosplay con la stampante 3d…ma in che modo?
Il Cosplay è sopratutto creazione e riutilizzo dei materiali: da un semplice rotolo di materassina, i mastri cosplayer riescono a tirar fuori armature e molto altro.
Molti accessori, però, richiedono molta maestria e dedizione che può tramutarsi facilmente in difficoltà.
In questo modo, la stampante 3D può risultare davvero utile e comoda: una volta definite le dimensioni ed impostato le dovute configurazioni, possiamo far partire la nostra stampa e stare senza pensieri.
Come per tutte le creazioni, anche i modelli stampati hanno bisogno di post-editazione per correggere eventuali errori di stampa o semplicemente cancellare le line dei layers visibili ad occhio nudo.
Quanti di voi hanno mai sognato un’armatura di Iron Man? Oggi si può, nella comodità di casa propria.
Non stiamo proponendo uno slogan pubblicitario ma questo strumento ha reso possibile l’impossibile diventando un oggetto a tutti gli effetti utilissimo (se non addirittura fondamentale) per la realizzazione dei propri costumi.
Questo non significa che i metodi tradizionali verranno meno, anzi, ci sarà sempre più richiesta, ma in un mondo in continua evoluzione anche le tecniche di produzione subiscono, volenti o nolenti, una rivoluzione ed andranno in supporto ai crafter che negli anni si sono contraddistinti per le loro creazioni.
Nato a San Benedetto Del Tronto, Stefano (in arte Stephan Leonheart) ha sempre nutrito una profonda passione per i Cartoni Animati, in special modo per il variopinto mondo degli Anime Giapponesi. La sua passione e’ quella di costruire props, armi ed armature da sé, e tra i suoi lavori ricordiamo: la spada di Kyoukai no Kanata e la Battle Suit di Bardock. Nel 2017 e’ stato chiamato come giudice per la Gara Cosplay del San Beach Comix e successivamente entra a far parte dell’Associazione Culturale Fumetti Indelebili, diventando responsabile della sezione Cosplay e organizzatore dei raduni per gli eventi nei Centri Commerciali. Dal 2019 si è impegnato a prendere parte a svariate gare cosplay, arrivando a vincere diversi premi nella sezione coppia e gruppi cosplay.
Ha collaborato con The Space Cinema come figurante per l’anteprima del film Dragonball Super -Broly- Collabora con la pagina Dragon Ball S.h. Figuarts Italia, la pagina più seguita di Action Figures Bandai italiana. Collabora con il locale Spin Off di San Benedetto del Tronto per gestire ed organizzare eventi a tema Nerd.