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Shadow of Rome – Opera dimenticata

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Shadow of Rome – Opera dimenticata

Shadow of Rome è stato un titolo unicamente per Playstation 2 uscito nel lontano 2005 e targato Capcom.

Ormai rimasto negli scaffali dei veri appassionati o collezionisti del genere risulta essere un titolo caduto nel dimenticatoio.

Nonostante questo, si tratta un titolo davvero meritevole di essere rigiocato e, perché no, di un ipotetico remake in chiave più moderna.

Shadow of Rome (2005)
Shadow of Rome – Opera dimenticata

La trama

La trama è pressoché ben articolata. Agrippa, giovane centurione, cerca di salvare il padre ingiustamente accusato di aver ucciso Giulio Cesare nelle Idi di Marzo. Ad aiutarlo, il giovane Ottaviano che si propone come infiltrato negli ambienti della politica romana.

Agrippa scopre che l’unico modo che ha per salvare il padre è quello di diventare un gladiatore e vincere tutte le competizioni proposte dal nuovo Imperatore. Il vincitore di questo grande torneo, infatti, avrà l’onore di uccidere l’assassino di Cesare.

Shadow of Rome (2005)
Shadow of Rome (2005)

Ottaviano ed Agrippa hanno modi diversi di risolvere le cose. Se il primo preferisce intrufolarsi senza farsi scoprire, silenzioso, magari con qualche travestimento, il secondo preferisce andare di spada e fracassare qualche cranio.

I due sono ben caratterizzati, ma comunque si tratta di un videogame incentrato sul gameplay e non sulla trama, o sulla profondità dei personaggi.

A proposito di gameplay, vediamolo!

Il gameplay

Il gameplay è la reincarnazione del satisfying per gli appassionati del genere. Sangue e smembramenti sono all’ordine di ogni ordinaria partita, anche di pochi minuti. Arene, sfide, giochi, esplorazioni cittadine, tutto questo è il mondo in cui Agrippa può muoversi e disintegrare i nemici in ogni modo possibile.

Arma bianca, mazze, spade, lance, archi, mani nude, armi non convenzionali, proiezioni e tanto altro. Uccidere i nemici non è mai stato così fantasioso! Ma per i più sensibili c’è comunque l’opzione di disattivare effetti di sangue e smembramenti.

Shadow of Rome (2005)
Shadow of Rome – Opera dimenticata

Ma la Capcom è sempre la stessa e non si esime mai dalla difficoltà. I comandi, infatti, non sono molto intuitivi e spesso possono mettere in crisi i giocatori, specie in ambienti angusti e con molti nemici. Non è un gioco facile.

Per quanto riguarda Ottaviano, invece, lui è più adatto ad infiltrarsi dappertutto. Quindi, le meccaniche dello stealth sono qui un must.

Rumore, distrazioni, travestimenti, accovacciarsi, strisciare, correre, saltare e molto altro. Tutti i modi possibili per non farsi individuare e cercare di estrapolare più informazioni possibili per salvare il padre di Agrippa e, forse, sventare una cospirazione politica.

Conclusioni

Insomma, la Capcom deve sempre lasciare il suo marchio di fabbrica in ogni videogioco che rilascia. Come detto prima, non si tratta senz’altro di un titolo facile.

Specialmente all’inizio occorre un po’ di pazienza per prendere dimestichezza con comandi e tempi di reazione, forse anche abbastanza realistici.

Comunque sia, resta davvero un grande titolo che gli amanti del genere non possono perdersi. Chissà se un giorno ci sarà un remake!

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