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SCISSIONE – Una piccola gemma

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SCISSIONE – Recensione S1: Una piccola gemma

SCISSIONE – Recensione S1: Una piccola gemma

Sarà perché è un prodotto originale AppleTV, un servizio che non proprio tutti hanno, ma Scissione (in originale Severance) è una serie che merita di essere vista.

Una vera e propria gemma nascosta, di cui non si parla abbastanza, nonostante vanti ben 14 nomination agli Emmy. Vedendola vi accorgerete di avere davanti un prodotto qualitativamente molto più che valido!

Trama e Personaggi

La trama di Scissione è tanto semplice nella sua forma quanto complicata nei suoi risvolti.

In una realtà in cui tutti ne sono perfettamente a conoscenza, un’azienda di nome Lumon offre a dei volontari di sottoporsi al processo di “scissione”, un intervento cerebrale che permette, appunto, la divisione tra ricordi della vita personale e ricordi della vita lavorativa, per motivi di sicurezza.

SCISSIONE – Recensione S1: Una piccola gemma

Così facendo, si vengono dunque a creare due personalità e due coscienze totalmente diverse in ciascuno dei dipendenti. Queste sono paradossalmente indipendenti e legate al tempo stesso l’una dall’altra, perché condividono entrambe una cosa: il corpo della persona.

Capite subito che la cosa si fa interessante. Se non fosse che a questo si aggiungono anche un’incredibile atmosfera di segretezza e zelo all’interno dei corridoi e dipartimenti in cui è diviso il piano di scissione.

Intrighi affascinanti

I misteri e le domande sorgono continui episodio dopo episodio. I dipartimenti sono composti da pochissime persone. Non è ammesso portare niente dall’esterno e all’esterno. Anzi, non è possibile comunicare con il proprio “esterno”, ossia l’altra parte di se stessi al di fuori dell’edificio.

I controlli sono strettissimi; i vari membri dei dipartimenti non si incontrano mai e si fiuta addirittura un certo astio reciproco. Si esce a scaglioni per non incontrarsi con nessun membro di nessun altro dipartimento, né dentro né fuori dal piano. Ma perché tutte queste misure di sicurezza? Che cosa c’è alla Lumon di così segreto e pericoloso da arrivare a dividere i ricordi delle persone?

I dipendenti lavorano senza mai sapere cosa o per cosa producono, attraverso espedienti di vario genere. Sembra esserci anche un manuale da rispettare, una sorta di etica insita all’interno dell’azienda a cui si deve sempre osservare: la cosa inquietante è quando queste regole vengono elevate quasi al livello di un culto, la cui divinità è il padre fondatore dell’azienda, al quale vanno portati rigorosamente onore e rispetto. Tradire la sua parola equivale a tradire l’azienda, e dunque una punizione.

Ed è qui, in questo contesto, che le vite di Mark, Helly, Dylan e Irving si incrociano per cercare di venirne fuori: scoprire la vera natura della Lumon e renderne partecipe il mondo esterno.

Un cast fenomenale

Tra i mille pregi di questa serie, uno sicuramente degno di nota e che fa una grandissima parte del lavoro è il cast.

Sono stati scelti dei grandissimi attori, tutti perfettamente in linea con il loro personaggio e tra i quali si viene a creare una chimica sorprendente all’interno della storia. Senza contare che molti di loro hanno ricevuto le nomination agli Emmy come migliori attori (protagonisti e non).

Stiamo parlando di un meraviglioso Adam Scott nei panni di Mark, il protagonista della serie. Ad affiancarlo troviamo una brillante Britt Lower, ossia Helly R., assieme a Dylan interpretato da un clamoroso Zach Cherry. E come non menzionare il magnifico John Turturro, nella serie Irv.

Ma non solo: Severance ci porta anche la premio Oscar Patricia Arquette, in un’interpretazione in cui da il meglio di sé nel personaggio della direttrice Harmony Cobel. Fa la sua bella figura anche Christopher Walken nei panni di Burt, ruolo coraggiosissimo per la sua età. E infine, ma non per importanza, un sorprendente Tramell Tillman nel ruolo del capo della sicurezza Milchick, uno dei personaggi più riusciti di tutta la serie.

Una qualità ormai rara

Scissione si presenta sotto tutti i punti di vista un prodotto qualitativamente superbo.

Tecnicamente è curato in ogni dettaglio, con una regia impostata e pulita e una fotografia eccezionale che rende al meglio la scenografia dipinta a pennello.

La sceneggiatura è scritta molto bene, dosando col contagocce episodi cruciali, momenti di tensione e di riflessione: non si ha mai la sensazione di non star andando avanti nella storia, e questa è una cosa molto positiva.

Ciò che sorprende, quindi, è l’incredibile qualità con cui Apple ci presenta un suo prodotto originale; qualità che ormai non è più così scontata.

In conclusione, Scissione riesce a stupire e mantenere con il fiato sospeso, riesce a farci affezionare e temere per i suoi protagonisti, e insinua dentro di noi il pungolo della verità, di cui alla fine ci ritroviamo noi stessi a cercare per quanto presi dalla storia.

Una serie che merita decisamente una visione, e che non deluderà affatto le vostre aspettative.

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Emanuele Ramunni

Liceale 17 enne (quasi 18), scrivo per passione, di ciò che mi piace perché mi piace, e mi piace.

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