Ruben Curto ci racconta: Storie ‘e merd!

Ruben Curto ci racconta: Storie ‘e merd!

Direttamente da ZenComics e dalla penna di Ruben Curto una storia fatta di storie più brevi.

L’opera che ad oggi mi ha lasciato maggiore libertà d’interpretazione n.d.r

In un mondo futuristico che si fonde tra il post apocalittico e il Cyberpunk, dove droga e deriva della società sono le principali costanti in questa proposta underground che l’autore ci propone.

Pochi personaggi almeno all’inizio che interagiscono con la monotonia dei giorni che si susseguono senza cambiamento.

Tranne in un paio di tavole la parlata in napoletano trascinato ( come il romanaccio è per il romanesco antico ) è padrona della scena, alla deriva come tutto il contesto sviluppato.

Strappa una risata, ma ci pone un limite ” la velocità di lettura” i tempi della stessa sono volutamente ritmati dallo scandire del dialetto.

Un limite? Sicuramente no, dato che il fumetto gioca sulla retorica e prende il sud e i quartieri napoletani come principali siti di degrado, devastazione e spaccio.

Ruben Curto ci racconta: Storie ‘e merd!

Il protagonista è un inventore che non ha ancora inventato nulla, se non un robot praticamente inutile e svogliato; chiari riferimenti alle menti in fuga prive di un avvenire nonostante il talento.

L’abbandono della gioventù ( e quì continui riferimenti alle droghe ) ad opera del ceto medio e della generazione di uomini e donne che si dicono ” Onesti lavoratori ” tuttavia vincolati a convenzioni sociali come quelle tipiche del nostro paese, calcio e televisione.

Il lavoro è utopico, ma al contempo schiavitù

Ruben Curto ci racconta: Storie ‘e merd!

Letteralmente gli zombie si fermano per vedere la partita ignorando la loro bramosia, soppiantando i bisogni primari per un bene fittizzio dettato dalla società.

Ci vengono mostrate forze dell’ordine intente a perquisire ragazzi per poter confiscare gli stupefacenti in loro possesso e poi farne uso loro stessi.

Vero o falso? Anche quì luoghi comuni o celate verità?

Pregiudizi e situazioni al limite del verosimile eppure attuali e ” parola mia reali più che mai n.d.r. “

Tutto il mondo folle e scansonato di Curto si dipana tra alieni e animali antropomorfi, cyborg e morti viventi, nell’era dei viaggi spaziali, nel momento di ascesa del genere umano inevitabilmente legato alla sua decadenza.

Lo stile grafico è decisamente underground, colorato e con i giusti retini che conferiscono un’aria pop all’opera.

I disegni fortemente artistici, alle volte abbozzati in altri casi semi pittorici, strizzano l’occhio alle opere di Andrea Pazienza, visionario covulso eppure ben delineato.

Le citazioni ci sono, non sono eccessive ma sono comunque sufficenti a farci sorridere, sicuramente Storie ‘e merd è un prodotto che va analizzato da molteplici punti di vista, scansonato come Zero Calcare, ma meno filosofico, più crudo e volgare, ma mai eccessivo.

Un contenitore di se stesso, forse l’erede morale dell’Eternauta.

Cinico, diretto e spietato, sopra le righe, crudele e imponente nel mostrarci un futuro che di futuro non ha nulla, uno staccato dell’odierna società che si palesa come mostri o fantasia, nella speranza che così possa essere.

Opera per un pubblico adulto o comunque da leggere con un adulto, come saggiamente il volume riporta sul retro copertina.

14 e 90 un prezzo accessibile e ragionevole per il lavoro svolto, il numero di pagine e l’intera realizzazione a colori, sicuri che avrete piacere nel visitare il punto di vista diRuben Curto vi lascio il link dove acquistarlo e vi auguro una buona lettura.