Recensione semi seria: Day Shift

Recensione semi seria: Day Shift

Recensione semi seria: Day Shift

Capita quella sensazione descritta da Zerocalcare:sfogliare il catalogo Netflix e non avere idee di cosa vedere. C’è troppa offerta, e troppo varia, ed è difficile seguire il mood del momento.

A volte, si sceglie con la riproduzione casuale, e si pensa ma sì, cos’è la cosa peggiore che potrei vedere?

Errore assoluto.

Day Shift, il nuovo film con Jamie Foxx e Dave Franco, è l’esempio di film che vediamo per puro caso, premendo quel dannato pulsante di riproduzione casuale.

Film moderatamente pubblicizzato, messo in ombra da Stranger Things e le novità più attese, ripropone il solito tema dei cacciatori di vampiri, con poche variazioni sul tema e poca originalità. Quel che è peggio? I buchi di trama.

Machismo, personalità zero e dubbi vari

Davvero, guardando il film, davvero non mi è riuscito di applicare la sospensione del giudizio. Avete presente, quello che amici e parenti vi pregano di avere quando si guarda un film insieme, per rilassarsi, mica fare i critici cinematografici.

Ma noi no, proprio non ci riusciamo. Ci sono cose troppo senza senso per essere ignorate. E altre molto, molto fastidiose.

Un esempio? L’esasperato machismo del protagonista Bud (che originalità, amico) e degli altri cacciatori, che prima sparano e poi fanno domande. I cacciatori sono violenti nerbuti , veri uomini con vere armi, che deridono il povero Seth (Dave Franco) per essere poco virile. Non abbastanza uomo da sparare, una femminuccia piagnucolosa.

E mamma mia, lui piange! Come si permette un uomo di mostrare le sue fragilità? Per nulla virile.

Il poveretto non ha mai credito, poco spazio per tutto il film, anche se è l’unico a notare che qualcosa non va, che c’è puzza di bruciato e che i vampiri si stanno organizzando.

Ma i cacciatori lo ascoltano? Ovviamente no, loro agiscono, mica pensano.

Cacciatori a cui mancano gli ideali, che vedono i vampiri come puro business, e la caccia non come una lotta bene contro male ma un modo per sbarcare il lunario.

Questo forse è un punto per l’originalità, ma che società meschina è questa, dove egocentrismo e avidità ne fanno da padrone, e sei un vero eroe se ammazzi e non ti fai domande.

Se suggerisco di guardarlo? Eh, decidete voi. Se vi assale la crisi esistenziale, qualsiasi cosa può andarvi bene.

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