Humankind: riscrivere la storia turno dopo turno
Humankind porta un po’ di nuove idee agli appassionati di giochi strategici a turni. Per molti sarà un titolo “inutile” o non all’altezza di Civilization ma, con un approccio più aperto, è possibile vedere questo titolo come una semplice alternativa con un gameplay differente.
Un confronto inevitabile
Il confronto con Civilization, nel bene o nel male, è inevitabile quindi togliamolo di mezzo subito. Humankind prende spunto da Civilization come un novizio può prendere spunto da un maestro che apprezza. Stile della mappa, tecnologie, politiche sociali e persino lo humor sono praticamente gli stessi. Quello che cambia sono alcune dinamiche di gioco che lo rendono in qualche modo più interessante.
Per esempio, la scelta della civiltà è molto più dinamica: si inizia con una tribù nomade e quasi subito sarà possibile scegliere tra diverse civiltà antiche. Al passare delle ere è possibile continuare con la stessa civiltà (con bonus al punteggio) o passare ad una nuova civiltà con nuovi bonus e potenzialmente un diverso gameplay. Anche la gestione delle città è diversa dalla serie Civ. Non servono eserciti di lavoratori per costruire edifici e migliorie ma semplicemente turni e risorse. Allo stesso tempo, è anche possibile costruire infrastrutture direttamente collegate ai vari distretti delle città.
Un’esperienza diversa e da scoprire
Insomma, col passare dei turni, l’effetto “sembra di giocare a Civilization” svanirà in fretta. Tra gestione delle città, diplomazia e battaglie, Humankind regala un’esperienza decisamente diversa. Il gioco per altro è relativamente semplice da imparare. Nonostante chi non è abituato a giochi di strategia potrebbe trovare l’interfaccia e la gestione un po’ pesante e faticosa, non servirà molto tempo a capire le dinamiche ed iniziare a sentirsi in controllo del proprio destino.
Un altro piccolo ma piacevole dettaglio sono i video introduttivi delle varie ere che danno un po’ di stacco e contestualizzano i progressi ottenuti. Piacevoli sono anche i commenti della voce fuori campo al raggiungere determinati obiettivi o a seconda del nostro gameplay.
Anche le mappe ed i mondi creabili vi daranno soddisfazione. C’è una discreta customizzazione nella fase di impostazione della partita ed i risultati sono sempre soddisfacenti. Sarà possibile creare città molto belle sfruttando le varie tipologie di terreno e creare alcuni monumenti davvero epici.
Conclusione
Per finire, la cosa più importante approcciando questo gioco è non pensare troppo ai paragoni con Civilization ma semplicemente accettarlo per com’è. Ci sono numerose recensioni negative di giocatori che si basano su questo e credo sia sbagliato. Alla fine sono titoli diversi e se si vuole giocare a Civilization, basta comprarlo o continuare a giocarci. Humankind offre una prospettiva diversa ed un’alternativa valida ad un gameplay che molti conoscono già da decenni.
Nonostante sia stato rilasciato da pochi mesi (Agosto 2021), dovreste trovarlo in offerta abbastanza facilmente per cui potrebbe valere la pena aspettare un po’, soprattutto se non siete troppo convinti, mentre è gratuito con l’Xbox Game Pass. Se invece siete alla ricerca di altri titoli strategici, date un’occhiata alle nostre recensioni di Age of Empires IV e Europa Universalis IV.
