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No Time to Die: Bond e il tempo della leggenda.

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No Time to Die: Bond e il tempo della leggenda.

Una frase emblematica apre l’ultimo film di 007, è affidata allo stesso Bond (Daniel Craig) che dice “Abbiamo tutto il tempo del mondo” alla sua Madeleine (Lea Seydoux). Il dialogo avviene pochi minuti prima che il nostro (ex) agente segreto venga buttato di nuovo nella mischia in un inseguimento al cardiopalma tra le vie di Matera.

Forse, non c’è tutto quel tempo promesso da Bond, ma c’è il tempo di riflettere su quanto sia importante la figura cinematografica di Bond nei confronti del pubblico e del cinema in generale, soprattutto quando ci troviamo di fronte al finale di un ciclo Bondiano.

No Time to Die: Bond e il tempo della leggenda.

No Time to Die: Bond e il tempo della leggenda.
I vari Bond fino ad oggi


Bond e il tempo trasversale


Potremmo soffermarci sul tempo per James Bond attraversando tutti i volti che lo hanno incarnato, da Connery a Brosnan, ma la vera e propria rivoluzione “temporale” avviata dagli ultimi film interpretati da Craig sta proprio nell’essere trasversali.

Tutte le pellicole interpretate da Craig sono collegate come non era mai successo prima, e questo inevitabilmente ha creato un legame emotivo mai visto nella storia degli 007.

Il Bond di Craig è stato il più crudo, realistico ed emotivamente fragile mai comparso sullo schermo, un personaggio totalmente differente dalle spie senza macchia e senza ferite apparse in passato. Tutto questo ha portato ad un’attesa spasmodica per “l’ultimo” film con Craig, alimentata a dismisura dai continui slittamenti dovuti alla Pandemia, che ha colpito il cinema e le sue grandi saghe senza pietà, ma alla fine Bond ce l’ha fatta e ce l’ha fatta anche il pubblico, tornato a flotte nelle sale a godersi l’ultima avventura dell’agente segreto più famoso della storia.

Craig nel suo primo film di Bond (Casinò Royale)

Fine della leggenda


Inevitabile dunque raggiungere la sala con una certa aspettativa, un’aspettativa epica nei riguardi di cosa ci riserverà il finale della saga di Craig e del suo Bond.

Tutto ciò che posso dire è che l’aspettativa è ben ripagata, non sarà forse il miglior film di Bond mai prodotto, ma tiene sulle spalle in modo egregio l’onore e l’onere del terminare il ciclo del Bond biondo, chiudendo l’enorme macro-trama iniziata nel 2006 con Casino Royale e regalando al Bond di Craig un finale perfetto ed emozionante come mai si era visto prima e che non verrà dimenticato facilmente.
Dopotutto, come diceva Tony Stark in Avengers Endgame, la fine è parte del viaggio, ed il viaggio di James Bond ogni tanto, è destinato a finire, non prima di aver trovato un degno successore, perchè come ci ricordano sempre i titoli di coda: James Bond will return!

La locandina ufficiale di No Time to Die
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