
Nina’s Magic Chest
Per quale motivo decido di parlare di questo Webtoon invece dei molti altri che la piattaforma offre?
Prima di tutto perché è una storia conclusa, quindi non c’è il rischio che un cambio di stile dell’autore modifichi la mia opinione. La seconda è che, per il suo particolare stile grafico, Nina’s Magic Chest rischia di essere frainteso a prima vista, perdendo una fetta del pubblico che merita.
E io sono qui, armata di SPOILER a impedire che questo accada.
Nina’s Story

Come molti dei problemi a questo mondo, tutto ha inizio con la protagonista, Nina, che raccatta una roba strana dalla spazzatura: una cassetto rosa decorato con finte pietre preziose come la versione tarocca di un giocattolo tratto da un anime per bambine. Neanche il tempo di dire che con “30’000 lire dal cinese sotto casa lo trovavo fatto meglio” che Nina ne scopre i poteri segreti: le tre carte contenute nel cassetto posso avverare i desideri scritti sopra, facendo vivere una realtà ideale all’interno del cassetto.
Come dice la preview dell’autore, RD, ”Ciò che inizia per curiosità e divertimento, prende presto una piega dark quando comincia a restare coinvolta con strana gente ed eventi inspiegabili. Nina dovrà affrontare l’effetto farfalla dei suoi apparentemente innocui desideri”.
Benché già informati che la storia non è tutta rose e fiori, guardando il design dei personaggi, la composizione delle vignette, l’uso del colore, ma sopratutto il cassetto da cui tutto parte, la reazione del lettore all’avvertimento è tipo:

Ma come Madoka, tutto cambia con l’episodio 3.

L’antagonista Gongjiu Yeo appare come lo Spettro del Natale Futuro: il suo aspetto e l’ossessiva ricerca del suo amato cassetto, sottratto da Nina, appaiono come una predizione di quello che può accadere alla protagonista. E il lettore capisce che l’oggetto magico non è affatto innocuo come sembra.
Nina’s addiction
Non è una semplice storia sullo “stare attenti a quello che desideri”. Nina’s Magic Chest è una storia sulla dipendenza.
Il cassetto conosce tutto: passato, presente e futuro. Sembra la chiave per la ricchezza. Ma come il “cassetto” stesso ci informa, affinché il futuro mostrato si avveri, è necessario che ogni singola premessa non venga modificata. L’effetto farfalla scorre potente nella storia: persino i numeri della lotteria cambiano a causa dell’uso del cassetto.

Il prezzo che avere un’idea perfetta di come avere il futuro realizzato è il tempo che si passa all’interno del cassetto, che scorre due volte più velocemente che all’esterno. E ben presto ci si rende conto che “chiedere” un mondo perfetto è molto più facile che “cercare di ottenerlo”.
La realtà perfetta vivibile dentro il cassetto diventa una droga per i proprietari che faticano a mantenere il contatto con il mondo esterno.
Nina’s weakness
Il tema della dipendenza è strettamente legato al secondo tema di Nina’s Magic Chest : la debolezza.
I personaggi sono vittime d una qualche debolezza che essi sentono aver influenzato in qualche modo la loro vita, per colpa della qualche non sono riusciti a fare qualcosa oppure, invece, hanno finito con il farla.
Il cassetto sembra in entrambi i casi venire in loro soccorso, rimediando o cancellando le conseguenze della debolezza.
Da qui il terzo, e, a mio giudizio, più profondo tema di Nina: l’esperienza.
Nina’s experience
La realtà nel cassetto è “vera”, ma non è “reale”. Niente che non sia stato introdotto da fuori può essere portato via. Chi usa il cassetto si porta via una sola cosa: l’esperienza vissuta. Sia questa piacevole – e da qui la dipendenza – sia essa orribile.

Esperienze traumatiche vissute dai personaggi a causa del cassetto sono tali da portarli al limite della distruzione. E di nuovo, è il cassetto che si presenta a loro come una panacea al dolore subite.
Nina’s Magic Chest
E’ un Webtoon da recuperare assolutamente, senza lasciarsi trarre in inganno dallo stil grafico, che in realtà va tutto a suo beneficio della componente thriller della storia.

Il disegno sembra innocente, come il design del cassetto, ma gli orrori al suo interno, anche se presentati da un aspetto hellokittesco, sono il pallet per il fuoco interiore dei pensieri più nascosti.

Laureata in Lettere e Antropologia, tutto il suo piano di studi si può tradurre in cinque semplici concetti: libri, fumetti, cinema, media, pizza. Cerca di farsi strada come scrittrice. Nel frattempo vi studia e osserva. Praticamente innocua.