Il mondo sensuale di Mirka Andolfo: Sweet Paprika
Negli ultimi anni, Mirka Andolfo è diventata una delle fumettiste italiane più riconosciute e apprezzate a livello globale. Di origine napoletana, ha iniziato la sua carriera come illustratrice e colorista, collaborando con case editrici come Sergio Bonelli editore, Image Comics e DC. Il suo stile, pop e accattivante, si adatta alla perfezione alle sue opere: i suoi universi immaginari sono caratterizzati, infatti, da una forte carica erotica, spesso unita a toni umoristici o comunque leggeri. A ciò si aggiunge un certo gusto per la provocazione e per il ribaltamento delle aspettative, creando un mix espolosivo.
La produzione di Mirka Andolfo è eclettica e spazia fra vari generi, dalla distopia fantasy di Contronatura alle atmosfere horror di Mercy. Tuttavia, non si può negare che la commedia romantica piccante sia uno dei generi che più rientrano nelle sue corde. Ultima fatica della fumettista, Sweet Paprika è una storia basata in un mondo in cui angeli e diavoli convivono pacificamente, come nella prima opera di Mirka, Sacro/Profano. Ma se in quest’ultima la storia d’amore era fra un’ingenua angioletta e un goffo demone, in Sweet Paprika la situazione è invertita. Paprika, diavola di successo con problemi nei rapporti interpersonali, finisce per affezionarsi a Dill, un angelo avvenente e dal temperamento gentile. Un’altra differenza fra Sweet Paprika e Sacro/Profano è la maturità dei temi affrontati. Paprika è una workaholic, ossia una persona che lavora in modo compulsivo. (L’autrice ha spesso affermato nelle interviste di essere del tutto assorbita dal lavoro: potrebbe esserci, forse, qualche spunto autobiografico?) Priva di una vera vita sociale, Paprika fatica anche ad avere una vita amorosa, per via della rigida educazione ricevuta dal padre. Innamorata del collega Za’atar, chiederà aiuto a Dill per conquistarlo, per superare i propri blocchi emotivi… e non solo!
