Monster Hunter Wilds: Capcom alza l’asticella

Monster hunter wild Beta
Prendete un’arma grossa, sconfiggete un mostro grosso, create un’arma ancora più grossa e sconfiggete un mostro ancora più grosso.
Monster Hunter da sempre ha una formula estremamente semplice, che ti porta ad un gameplay loop tutt’altro che noioso. Passare da “preda” a “predatore”, imparare nel minimo dettaglio ogni pattern di attacco dei mostri, scoprirne le loro abitudini e il loro ruolo nell’ecosistema è la vera essenza della caccia secondo Capcom.
Che tu sia uno della Prima generazione o della Quinta, non puoi restare impassibile di fronte a questo titolo. Capcom è riuscita, ancora una volta, ad alzare l’asticella, dimostrando all’intero mondo videoludico che la sua formula non muore mai. Stiamo parlando di “Monster Hunter: Wilds”, successore spirituale di “Monster Hunter: World”, nonché ultimo capitolo della saga in uscita il 28 Febbraio 2025 per PS5, XBOX Series X e PC.

Il primo “shot” mostrato nel trailer presentato nel 2023. Vediamo il cacciatore (giocatore) sopra al Seikret, una delle novità principali del titolo.
Il parere collettivo e le critiche tecniche
Grazie all’open beta, i cacciatori stanno provando con mano il titolo che ha ottenuto pareri eccellenti. I difetti ci sono, soprattutto per quanto riguarda il lato tecnico, ma vengono eclissati dall’immensa qualità del titolo.
Forse l’unico “difetto” che il titolo possiede, sono i requisiti tecnici per la versione PC, visti da alcuni come eccessivi, ma che purtroppo (o per fortuna) sono necessari, visto che Capcom grazie al “RE Engine”, vuole fare concorrenza ai vari AAA+ disponibili sul mercato. [N.D.R provando il gioco con una GTX 3060 e un ottimo processore di 11° generazione non ho avuto alcun tipo di problemi con le specifiche tecniche].

Il cacciatore affronta il branco di Doshaguma nella prima missione della beta.
In armonia con la natura
Lasciandoci queste critiche sterili alle spalle, parliamo del titolo in sé. Il gioco si presenta come un classico Monster Hunter che ripropone l’immortale formula di Capcom, aggiungendo però un ecosistema che, sebbene fatto di pixel e modelli 3D, prende vita, avvolgendo il giocatore in un mondo fantastico, dove ogni creatura ha il suo ruolo preciso nell’ecosistema.
La più grande rivoluzione del titolo è sicuramente il cambio delle condizioni atmosferiche durante le missioni, che portano l’immersione a livelli fotorealistici, con tempeste di sabbia e elettromagnetiche che sapranno dare il giusto tocco di ansia ai giocatori più inesperti.

L’oasi presente nella zona desertica delle piane ventose, la prima macro-area del gioco e dove si svolge la beta
Il Seikret: mossa giusta o passo falso?
Monster Hunter: Rise, ha introdotto il concetto di cavalcatura all’interno della serie. Ecco, ora prendiamo il Palamute o Canyne che dir si voglia, ed evolviamolo in un Chocobo (pennuto iconico creato da Miyazaki, ideatore della serie Final Fantasy) capace di planare e di tenerci l’arma di scorta, ed ecco che abbiamo creato il compagno di avventure perfetto. La novità della doppia arma in caccia, a scelta del giocatore, è sicuramente la cosa migliore che il nostro “piccione da battaglia” porta alla serie.

A sinistra il Palamute o Canyne di Monster Hunter: Rise, a destra il Seikret di Monster Hunter: Wilds
I mostri, vero cuore pulsante dell’opera
I cacciatori della Prima, si ricorderanno molto bene del loro primo “Rathalos”, quelli della Terza del loro primo “Lagiacrus”, e quelli della Quinta del loro primo “Nergigante”. Possiamo affermare, dopo la beta, che i cacciatori della Sesta, ricorderanno a vita il loro primo “Rey Dau”. Capcom è riuscita, anche nel design dei mostri, ad alzare l’asticella della saga, proponendo dei design alquanto bizzarri, ma che, presi e studiati accuratamente, hanno dell’incredibile. Parlando del “Rey Dau” appunto, questo mostro è caratterizzato dalla presenza di cristalli sul proprio corpo che immagazzinano energia elettrica, consentendogli di utilizzarla per eseguire i suoi attacchi. Capcom ha fatto bene i compiti a casa, creando un design unico e raro.

Vedete quelle corna? Si chiudono per formare un vero e proprio cannone a rotaie, con la quale il mostro sferra i suoi potentissimi attacchi elettrici. Incredibile.
Per non parlare del sound design. I cristalli, emettono un rumore statico e si possono sentire “cantare” mentre il mostro vola cambiando area. Impressionante. Lui è solo uno dei mostri presentati nei vari trailer, ma forse è già il “preferito” di molti giocatori, sia nuovi che di vecchia data.
Le considerazioni da giocatore
Ora vorrei parlarvi a cuore aperto di quello che per me è Monster Hunter. Notate bene come ho scritto solo il nome della saga, perché, sebbene sia giovane, è una saga che mi porto dietro fin da piccino. Avevo 8 anni quando a natale mi fu regalata una PSP con Monster Hunter: Freedom Unite, e da quel giorno, porto avanti il mio amore eterno per le avventure targate Capcom.
Non nego di essermi emozionato alla vista del menù principale. Avevo aspettative altissime sul titolo che Capcom non solo ha saputo soddisfare ampiamente, ma mi ha fatto capire che vogliono spingersi oltre, alzando, appunto, l’asticella.
Ho provato tutte le 14 armi disponibili all’interno della beta in circa 8 ore e posso affermare con certezza, di essermi trovato di fronte al miglior Monster Hunter di sempre. Il gioco non solo è uno spettacolo per gli occhi, ma è anche una scarica di adrenalina pura, viste le nuove meccaniche presenti sulle varie armi. Mi sono innamorato del Corno da Caccia, ho riscoperto la mia estrema passione per lo Spadone (persa purtroppo con Monster Hunter World) e ho sorriso a rivedere la mia vecchia amica, la Lancia, arma che mi contraddistingue da sempre. Amo questa saga e non smetterò mai di ringraziare Capcom per avermi fatto trascorrere pomeriggi interi attaccato alla PSP, alla Wii, alla PS2, al 3DS e al mio PC, donandomi quel mondo che ho sempre potuto soltanto sognare.
“Possa il nostro legame essere eterno”
-Comandante della Quarta Flotta-
Nato all’inizio del nuovo millenio, fin da piccolo ho mostrato interesse al mondo della cultura Pop, specialmente video ludico e cinematografico.