Margaux (2022)

Margaux è un horror film del 2022, diretto da Steven C. Miller.

Sono qui per consigliarlo? Francamente… non credo che valga la pena avere la smania di vederlo.

La storia in sè appare interessante per quanto classica: un gruppo di amici del college si prepara a passare del piacevole tempo insieme in una casa ipertecnologica governata dall’ AI Margaux, la quale in realtà cova intenti omicidi. Potrei citare SPOILER da qui in poi, ma penso che abbiate già capito lo svilupo della trama.

IL PROBLEMA CON MARGAUX

Margaux è un film che non sa decidere se essere uno slasher o una commedia. Se essere Non entrate in quel collegio (1982) o Bad Hair (2020).
Le due parti non si amalgamano e la pellicola finisce con l’avere lo stesso impatto di una platessa al vapore: commestibile ma insapore.

L’antagonista Magaux è caratterizzata come una HAL 9000 al femminile, ma sostituendo lo charme dell’originale con il temperamento di chi si appresta a diventare il capitano della squadra di cheerleaders.

Ma almeno i protagonisti saranno interessanti, varieganti e estremamente approfonditi, giusto? Lasciate perdere.
Durante la visione del film mi sono trovata più di una volta a domandarmi se non mi trovassi di fronte a uno dei sacrifici di Quella casa nel bosco (2012). Alcuni spettatori possono magari provare affetto verso il loro archetipo preferito. Altri, probabilmente, empatizzeranno con Margaux nel suo intento di ucciderli.

Hannah (Madison Pettis) è un genio della programmazione, incapace di esprimere i propri sentimenti, che non accossente all’accesso dei suoi dati in quanto conscia del pericolo dietro un’azione che fa parte del quotidiano della maggior parte delle persone. Da brava protagonista è l’antitesi di Marguax, un programma che sviluppa emozioni violente e conosce a fondo i tuoi desideri grazie alle informazioni in cui entra in possesso. Hannah è l’unica fra i suoi amici che non mostra eccitazione verso la nuova casa nè fiducia verso Margaux.
Hannah, come molte final girl, rasenta il limite di diventare una Mary Sue, ma questo problema passa in secondo piano rispetto a tutto il resto.

I SIMPSONS LO HANNO GIA’ FATTO

La storia di Margaux ricorda molto lo spezzone Robot dolce casa dall’episodio dei Simpson La paura fa novanta XII.
E non posso evitare di paragonoare Margaux ai film che hanno ispirato l’episodio, visto che entrambi hanno ripreso 2001 Odisessa nello spazio (1968).
La pagella di Margaux non migliora dopo il confronto.
Le tematiche filosofiche che il copione poteva offrire sono state affrontate molto meglio in Generazione Proteus (1973), in cui non solo sono trattate con maggiore interesse ma è anche struttura portante della storia stessa.
La casa dei sogni (1998), pur presentando una regia e una fotografia qualitativamente inferiori rispetto a Margaux, presenta una maggiore coerenza di registro.

Dobbiamo demolire Margaux?

In definitiva non posso certo considerarlo il peggior film mai fatto.
Forse qualcuno può trovarci qualcosa che a me è sfuggito o apprezzarlo grandemente.
Entrate pure, ma a vostro rischio.

Elisa Bellumori

Laureata in Lettere e Antropologia, tutto il suo piano di studi si può tradurre in cinque semplici concetti: libri, fumetti, cinema, media, pizza. Cerca di farsi strada come scrittrice. Nel frattempo vi studia e osserva. Praticamente innocua.