Lylun Eye di Sara Fabrizi
Lylun Eye di Sara Fabrizi un volume gentilmente prestatomi da una amica della nostra redazione. Come fatto quasi tutti ho dato una rapida sfogliata all’opera, accorgendomi da subito della qualità dell’insieme, spinto dalla curiosità sono andato a cercare l’editore di questo “Manga” dal sapore occidentale… nulla nessuna casa editrice.
Autoproduzione?
Sono rimasto molto sorpreso della realizzazione di quella che a tutti gli effetti è un’autoproduzione. Lylun Eye fa sfoggio del sapiente lavoro di una ragazza che parte dalle bozze all’impaginazione che colora e disegna scrive e sceneggia con un livello generale di quello delle grandi produzioni di case come editrici di spessore.
Trama
Dahlia è una bambina diversa da tutte le altre, ha un dono o se vogliamo una maledizione. Può vedere dei piccoli esseri simili ai Kodama di Hayao Miyazaki che possiamo trovare nell’opera Princess Mononoke. La piccola vive in un mondo fortemente influenzato dalla presenza di queste creature, felice di poter interagire con questi suoi amici, ma costretta a mantenere il segreto.
Di fatto la famiglia appreso delle sue stranezze affronta con lei un percorso di psicanalisi, da quì in avanti la scelta di nascondere questo suo dono alle persone per mantenere uno status di normalità apparente. Dopo molti anni la bambina cresce e diventa una ragazza che continua ad usare il suo potere ma con moderazione, riesce ad avere una comitiva di amiche e intrattiene una vita in tutto e per tutto normale.
Un oscuro ricordo
Malauguratamente la zia di Dahlia si frattura un braccio e chiede alla nipote di tornare a darle una mano in quella che un tempo era la casa dove la protagonista passava le vacanze estive. Se pur a malincuore la giovane decide di partire, ma giunta a destinazione sembra evitare il fratello maggiore del suo vecchio amico d’infanzia. Forse un oscuro segreto da tempo la tiene lontana da quei luoghi.
Stile grafico e colorazione
Per quanto riguarda lo stile grafico possiamo ben dire che si avvicina tantissimo al mondo nipponico dei manga, seppur manifesti una innata accidentalità per quello che riguarda il comparto fondali e strutture. La colorazione molto semplice quasi flat rifiniti con poche luci ed ombre nette, dona una spiccata delicatezza visiva all’intero progetto realizzato.
La line art base è priva della modulazione ampia utilizzata dai manga europei, al contrario converge più verso la semplicità del manga tradizionale. Davvero un ottimo lavoro anche nella caratterizzazione dei personaggi. Molto indirizzato alla realizzazione di figure kawaii.
Conclusioni
Sicuramente una bella storia che si conclude decisamente troppo presto si legge abbastanza velocemente e si presta ad una lettura veloce e scorrevole. I disegni sono sicuramente apprezzabili sia da un punto di vista maschile che femminile, ma la tipologia di storia è di sicuro maggiormente vicina a una novel fantasy che ad uno shojo vero e proprio.
Vi consigliamo di acquistare la vostra copia di questo volume e attendere assieme a noi che Sara porti avanti l’opera che tanto ci ha deliziati. Amazon
Presidente dell’Associazione Culturale Fumetti Indelebili, Caporedattore di fumettindelebili.com, organizza da 8 anni la fiera del fumetto di San Benedetto del Tronto, il San Beach Comix. Disegna fumetti, scrive racconti, intervista fumettisti, sceneggiatori, cosplayer, fotografi e Software House. Moderatore e presentatore conferenze per manifestazioni e comics. Adora realizzare editoriali su videogiochi e musica di genere nerd metal.