Lucca Comics & Games 2024: Sopravvivere tra cosplay, code e padiglioni epici

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Ogni anno per qualche giorno Lucca si trasforma in un covo di pazzi con svariate spade ai fianchi, mazze giganti in spalla, che si sfida a duello o litiga per stabilire chi sia il combattente più forte tra Goku e l’Uomo Tigre. Benvenuti al Lucca Comics & Games 2024!

Lucca Comics & Games 2024: Sopravvivere tra cosplay, code e padiglioni epici

Una fiera da un milione di persone mascherate che si accalcano per le vie medievali della città. Se ti piace l’idea, allora questo è il paradiso (o l’inferno dipende dai punti di vista). Il Lucca Comics & Games 2024 ha trasformato ancora una volta la pacifica cittadina in un mondo alternativo dove supereroi, maghi, alieni e draghi prendono il tè con gente vestita da Pikachu. Sì perché l’unica cosa che abbonda più delle code sono i costumi.  

Inutile dire che il tema di quest’anno “The Butterfly Effect: Crescendo” si è fatto sentire, per lo meno nelle interminabili code che sembravano proprio un effetto domino. Si narra che un cosplayer di Assassin’s Creed abbia aspettato così tanto allo stand di One Piece che quando è riuscito ad entrare, non ricordasse il perché fosse lì.

Lucca Comics & Games 2024: Sopravvivere tra cosplay, code e padiglioni epici

Nel frattempo, dall’altro lato della città, aspiranti gamer hanno sfidato code degne delle salite del Monte Fato per vedere in anteprima Monster Hunter: Wilds. L’area dedicata ai videogiochi ha offerto emozioni per tutti i gusti, dal ritorno dell’Indie Vault, che ha celebrato le produzioni indipendenti italiane, alle anteprime internazionali. Tra i giochi più attesi, Life is Strange: Double Exposure e Monster Hunter: Wilds. Oltre a un’esperienza immersiva di Baldur’s Gate III in Piazza San Francesco. Le collaborazioni con grandi case come Ubisoft e Riot Games hanno inoltre contribuito a rendere la fiera un punto di riferimento per tutti i gamer.

Lucca Comics & Games 2024: Sopravvivere tra cosplay, code e padiglioni epici

Gli ospiti internazionali erano talmente tanti che ad un certo punto ci si aspettava di incrociare pure Obi-Wan Kenobi (incrociato alla fine sulle mura). Artisti del fumetto provenienti da ogni angolo del globo come Kyoutarou Azuma dal Giappone e Sean Phillips dall’America hanno attirato appassionati e collezionisti. Non sono nemmeno mancate le star del fumetto e dell’animazione, pronti a fare autografi, sempre se si riusciva a sopravvivere al duello finale per avvicinarsi al tavolo.   

Lucca Comics & Games 2024: Sopravvivere tra cosplay, code e padiglioni epici

Non si può non parlare dei protagonisti assoluti, i cosplayer che hanno trasformato la città in una passerella vivente. Trovarsi a fare la fila con uno Stormtrooper a destra e un Eneru a sinistra è una delle esperienze uniche e inimitabili di Lucca. Qualcuno giura di aver visto almeno dieci Roronoa Zoro sfidarsi a duello cercando di capire chi fosse l’originale.    

Lucca Comics & Games 2024: Sopravvivere tra cosplay, code e padiglioni epici

Infine i padiglioni che sono un po’ come i livelli di un videogioco. Ogni area è un universo a sé, con la sua atmosfera e le sue stranezze… e naturalmente le sue inevitabili file chilometriche. Menzione d’onore va a Japan Town, la piccola Tokyo di Lucca. Dedicato interamente alla cultura giapponese. È il regno del manga, anime e gadget. Entri e vieni travolto da ventagli, spade di legno e canzoni giapponesi. Si passa dagli stand di gadget super-kawaii ai gruppi di cosplayer di Naruto che si affrontano in sfide epiche per un posto in prima fila ai ramen.

Lucca Comics & Games 2024: Sopravvivere tra cosplay, code e padiglioni epici

In sintesi, il Lucca Comics & Game 2024 è stato un trionfo di follia nerd, risate e attese eterne. Alla fine, però, chiunque sia sopravvissuto può dire di aver vissuto un’avventura epica – o almeno di aver avuto il coraggio di fare una fila epica.

Ho parlato delle file eterne vero?

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Pubblicato da Gianna Calatozzo

Ciao sono Gianna, ho una laurea in Giurisprudenza, un tesserino dell’ordine degli avvocati a cui vorrei aggiungere quello da giornalista. La passione per la scrittura, nata sulla carta e poi migrata sulla testiera, mi accompagna da sempre. A 6 anni gli altri volevano fare gli astronauti; io avevo già le idee chiare: volevo fare la giornalista.

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