Lara Croft torna su PS5: meno poligoni, stesso trauma da salto sbagliato

Ultima Modifica 15 Maggio 2025 10:57
Chi dice che il tempo non si può fermare evidentemente non ha mai giocato a Tomb Raider I–III Remastered. Sì, perché Square Enix e Aspyr ci riportano dritti dritti negli anni ’90. Quando Lara Croft dominava la scena videoludica con due pistole, una coda di cavallo e un numero di poligoni che oggi farebbe ridere persino un frigorifero smart.
La collection rimasterizzata approda su PS5 con una promessa: ridare vita ai primi tre capitoli dell’archeologa britannica, migliorando la grafica ma senza tradire lo spirito originale. Missione compiuta? Quasi. La nuova veste grafica è un bel salto in avanti: texture rifinite, luci migliorate, ambientazioni che finalmente non sembrano costruite con pezzi di LEGO trovati sotto il divano. I cinghiali del primo capitolo non paiono più panini scappati da un picnic infernale. Anche i nemici umani hanno smesso di assomigliare a sagome di cartone animate con il motorino di un vecchio joystick.

Ma il vero colpo di genio è il tasto magico che permette di passare in tempo reale dalla grafica moderna a quella originale. Un tocco, e sei di nuovo nel 1996, quando Lara aveva le forme geometriche di un origami mal piegato e le animazioni facciali erano un lusso da futuro distopico. È una feature nostalgica ma anche didattica. Per ricordarci quanto fossimo facilmente impressionabili da giovani, e quanto il nostro cervello sia stato più tollerante di quanto meriti.
Il gameplay? Rimasto praticamente intatto. I controlli un po’ più morbidi (meno “pista da ghiaccio”, più “umanoide con equilibrio”) ma comunque fedele a quell’esperienza un po’ legnosa che tutti ricordiamo con affetto e un pizzico di trauma. I salti millimetrici sono ancora lì. Così come l’emozione di vedere Lara fare una capriola inutile prima di cadere rovinosamente in un burrone perché hai sbagliato la diagonale.

Tomb Raider Remastered non è solo un’operazione nostalgia. È un promemoria che ci dice “guarda quanto eri bravo con così poco” e, allo stesso tempo, “guarda quanto siamo diventati viziati”.
Ma in fondo va bene così.
Lara Croft è un’icona, e rivederla in HD mentre combatte dinosauri con la stessa espressione di chi cerca le chiavi di casa è un piacere che non ha prezzo.
Bentornata, Lara. Ci sei mancata, spigoli compresi.

Ciao sono Gianna, ho una laurea in Giurisprudenza, un tesserino dell’ordine degli avvocati a cui vorrei aggiungere quello da giornalista. La passione per la scrittura, nata sulla carta e poi migrata sulla testiera, mi accompagna da sempre. A 6 anni gli altri volevano fare gli astronauti; io avevo già le idee chiare: volevo fare la giornalista.