La rivoluzione dei manga
In Italia si sta assistendo alla rivoluzione dei manga. Già solo entrando nelle più famose catene di librerie si avverte un radicale cambiamento. In passato, i fumetti e i manga erano relegati ad angolini nascosti delle librerie. Oggi una cascata di volumi dipinge un settore o addirittura un intero piano.
Non solo, il fenomeno si allarga a macchia d’olio. I manga scalano le classifiche, occupano le vetrine e fioccano i comics nelle principali città italiane. Ma quando ha avuto inizio la rivoluzione? La risposta è semplice: è sempre stata in attesa, pronta ad esplodere.
Come si è arrivati in Italia al boom dei manga?
Tutto ha avuto inizio negli anni ’80 con l’approdo degli anime nelle programmazioni Tv, prima locali e poi nazionali. Il contatto con il manga era speculare: l’anime veniva trasmesso sulle reti e solo in caso di successo venivano pubblicate le loro controparti cartacee.
In Giappone i manga seguono una via diversa. Dapprima è sondato il gradimento dei lettori con la pubblicazione sulle manga zasshi. Queste sono riviste di manga che fanno da contenitore per le storie di diversi autori. I manga zasshi hanno dimensioni considerevoli e sono prodotti “usa e getta”. Sono stampate su carta di bassa qualità e una volta terminata la lettura sono pronte per essere riciclate. Non è un intrattenimento passivo ma attivo. Infatti, i lettori sono periodicamente chiamati a votare la loro serie preferita, solo quella di maggiore successo viene raccolta in volumi monografici. Qualora riscuota una vendita soddisfacente, il manga si trasforma in una serie animata, merchandising, etc.
In Italia le edizioni dei manga erano semplici e di bassa qualità. A differenza di quelle Giapponesi erano senza sovraccoperta, con un costo ridotto e rilegate in modo sommario. Nonostante ciò, catturavano l’attenzione di vari lettori.
Il fenomeno ha continuato a crescere anche grazie all’arrivo su MTV dell’Anime Night. Questo ebbe un ottimo riscontro anche grazie agli anime più maturi in versione integrale senza censure o tagli. La messa in onda di Death Note, con i protagonisti, Light e Elle, ha iniziato centinaia di novizi al mondo degli anime e dei manga.
Il boom dei manga potrebbe apparire come una moda temporanea, in realtà non è altro che la concomitanza di scelte precise e fattori casuali. Uno di questi è la pandemia che ha contribuito a dare un forte impulso alla vendita di fumetti e manga. Complici anche le piattaforme streaming (che prendono il posto della TV), come Netflix, Prime e Crunchyroll. Queste offrono un ricco catalogo di anime e continuano a reclutare un nutrito gruppo di nuovi lettori.
Negli ultimi anni, inoltre, gli editori italiani hanno rivolto il loro sguardo anche alle librerie. I manga sono oggi considerati al pari dei libri e sono destinati non più solo ad un pubblico giovane bensì molto più ampio. Per tali ragioni gli editori storici hanno iniziato a creare edizioni curate, preziose e limitate.
Siamo di fronte ad una vera e propria rivoluzione nella concezione del manga per il pubblico italiano. Questo boom è destinato a durare nel tempo? Una domanda a cui solo il futuro potrà dare una risposta certa. L’auspicio è che il mondo dei fumetti e manga prosperi ancora per lungo tempo.
Ciao sono Gianna, ho una laurea in Giurisprudenza, un tesserino dell’ordine degli avvocati a cui vorrei aggiungere quello da giornalista. La passione per la scrittura, nata sulla carta e poi migrata sulla testiera, mi accompagna da sempre. A 6 anni gli altri volevano fare gli astronauti; io avevo già le idee chiare: volevo fare la giornalista.