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La Guerra nel Cinema

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La Guerra nel Cinema

L’oscuro periodo del Nazismo e la cultura del Terzo Reich (1933-1945) sono stati argomenti spesso affrontati sia nel Cinema che nel Teatro, presentati in tutte le loro forme: dagli estremismi tragici e violenti come in Germania anno zero (Roberto Rossellini, 1948) e Schindler’s List (Steven Spielberg, 1993), fino alle più moderne reinterpretazioni e punti di vista.

In quest’articolo si analizzeranno i punti di vista di tre registi moderni e contemporanei in merito a questo tragico periodo storico.

Bastardi senza gloria, Quentin Tarantino (2009)
La Guerra nel Cinema Bastardi senza gloria, Quentin Tarantino (2009)

L’uomo dal cuore di ferro (2017)

Il primo punto di vista da analizzare è quello di Cédric Jimenez per il suo L’uomo dal cuore di ferro (2017).

Il protagonista – interpretato da un magistrale Jason Clarke – è Reinhard Heydrich, lo spietato comandante nazista protettore del Reich, capo delle SS, della Gestapo e ideatore della Soluzione Finale.

In questo film si ha un punto di vista sul Nazismo diretto, crudo e “sporco”, uno sguardo diretto sulla vita e sulle spregevoli azioni di Heydrich. Dalle sue tensioni familiari, fino agli scontri diretti con i ribelli all’ordine del Reich.

L'uomo dal cuore di ferro,  Cédric Jimenez (2017)
La Guerra nel Cinema L’uomo dal cuore di ferro, Cédric Jimenez (2017)

Il regista decide di analizzare ogni parte del carattere del protagonista, della sua evoluzione che l’ha portato dalla Marina militare tedesca fino alle alte sfere dei mandanti dell’orrore.

Ogni sua debolezza, forza, impressione, decisione, viene qui messa a nudo con uno sguardo distaccato, analitico, e al tempo stesso compassionevole nei confronti di un uomo che persino sul punto di morte non hai mai rinnegato il suo folle ideale.

Bastardi senza gloria (2009)

Il secondo punto di vista è quello, senz’altro più famoso, di Quentin Tarantino che con il suo Bastardi senza gloria (2009) affronta il Nazismo in una maniera al limite del ridicolo, quasi come fuoriuscita da un fumetto pulp.

Bastardi senza gloria, Quentin Tarantino (2009)
La Guerra nel Cinema Bastardi senza gloria, Quentin Tarantino (2009)

Non mancano, certo, scene profondamente crude e drammatiche, ma il tutto è dettato da una forte vena ironica tesa a ridicolizzare l’assurdo periodo totalitario centro-europeo assieme ai suoi sostenitori, arrivando ad un’estrema “ridicolizzazione” perfino dello stesso Adolf Hitler, presentato come un buffone che urla e sbraita di continuo senza mai trovare soluzioni concrete al minimo problema.

L’ora più buia (2017)

Infine, Joe Wright ci offre un punto di vista decisamente più “distante” rispetto ai precedenti.

Con L’ora più buia (2017), che ha come protagonista un sensazionale Gary Oldman; il regista dona al film un punto di vista fortemente distante rispetto al “fronte di combattimento” in Europa.

Il protagonista, il neonato Primo Ministro inglese Winston Churchill, affronta il “nemico invisibile” tedesco dalla scrivania del suo ufficio fino alle accese discussioni con suoi colleghi e superiori.

L'ora più buia, Joe Wright (2017)
L’ora più buia, Joe Wright (2017)

Ciò che viene mostrato è, dunque, il dolore di un uomo che porta a fatica il peso delle sue scelte, spesso causa di ingenti perdite militari.

Il disfacimento di un uomo dinanzi un terrore “lontano”. Un costante senso d’impotenza che abbatterebbe chiunque, ma non Winston Churchill.

Conclusioni

Come anticipato, i mondi del Cinema, del Teatro e della Letteratura sono costellati di rivisitazioni e reinterpretazioni di eventi, personaggi, storie inerenti a questo periodo.

Basti pensare, ad esempio, al più recente JoJo Rabbit (Taika Waititi, 2019) che più di tutti offre un ventaglio di emozioni contrastanti, lasciando ampio spazio ad un’aspra critica.

Insomma, non basterebbe senz’altro quest’articolo per elencare ogni opera che tratti queste tematiche.

Fatto sta che rimane un terreno decisamente fertile e pregno di spunti per produrre qualsiasi opera culturale, sia essa teatrale, cinematografica, letteraria o artistica.

JoJo Rabbit, Taika Waititi (2019)
JoJo Rabbit, Taika Waititi (2019)
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