Ken Niimura: Da non aprire mai di Bao publishing

Ken Niimura: Da non aprire mai di Bao publishing

Ken Niimura è un illustratore e disegnatore ispanico-giapponese.

È l’autore di Henshin, manga costituito da diverse storie brevi collegate tra loro e pubblicato in Italia da BAO Publishing, e Umami, vincitore nel 2018 del Premio Eisner come Miglior Fumetto Digitale.
Ha creato insieme a Joe Kelly I kill giants, portato in Italia sempre da BAO Publishing, che nel 2011 ha vinto il Premio Gran Guinigi come “Miglior Sceneggiatura” e nel 2012 è valso a Niimura il prestigioso International Manga Awards. Dall’opera è stato tratto l’omonimo film nel 2017, con Zoe Saldana.

Le opere di Ken Niimura sono state tradotte in dodici lingue. Vive e lavora a Tokyo. (Fonte Bao Publishing)

Bianco Nero e Rosso

Da non aprire mai è una mini raccolta di 3 storie; dal classico risvolto narrativo legato al tipico folclore giapponese. La prima storia ha un non so che di già sentito, quindi vien da pensare naturalmente che le trame si riferiscano alla tradizione culturale nipponica.

Nel primo racconto vivremo la storia di un ragazzino che con la madre vive ai margini di un villaggio. La loro unica fonte di sostentamento è il pesce che puntualmente il piccolo riporta dalle sue battute di caccia. Ben visto dai vicini è considerato da tutti un ragazzo ligio al dovere e fedele alla sua famiglia. Un giorno di ritorno dalla pesca incontra sul suo cammino una tartaruga gigante che viene maltrattata da tre ragazzi del posto.

Il giovane pescatore intima ai tre di lasciar stare l’animale ma ottiene solo come risposta di impicciarsi dei fatti propri. Così mosso da buon cuore decide di barattare il suo pescato quotidiano in cambio della tartaruga. I tre accettano e lasciano libero l’animale che il giovane aiuta con fatica a rientrare in acqua.

Nei giorni seguenti il ragazzino torna in mare con la sua barca per pescare e con grande stupore viene avvicinato dalla tartaruga che in precedenza aveva salvato. L’animale per di più sa anche parlare e confessa al ragazzo di aver parlato di lui alla regina dei mari e che questa per gratitudine vorrebbe ospitarlo nel suo palazzo e offrirgli una meritata ricompensa.

Le profondità marine dell’animo umano

Incredulo il ragazzo segue la tartaruga e insieme si dirigono verso gli abissi marini. Là, giunto al castello viene accolto dalla regina dei mari e da festeggiamenti in suo onore. Trascorre delle splendide giornate, mangiando, danzando e giocando. Un giorno però deciso a tornare a casa per rincontrare sua madre saluta la regina e prende la via del ritorno verso casa. A malincuore la sovrana lo saluta regalandogli una scatola rossa e dicendogli di immergersi in acqua con quella in mano, così facendo sarebbe potuto presto tornare a palazzo da lei.

Ma un monito viene dato assieme alla scatola, quello di non aprirla mai…

Tornato sulla superfice e alla sua casa si accorge che il posto sembra abbandonato da anni e tramite un passante del luogo scopre la tomba della madre, morta di vecchiaia nell’attesa del ritorno del figlio.

Disperato per la tremenda notizia il ragazzo si dirige in mare e in preda al tormento cerca di aprire la scatola, ma viene fermato da un uomo che gli rivelerà la terribile verità dietro all’artefatto e al regno della principessa in fondo al mare.

Stile grafico minimale ed evocativo

Ken Niimura sceglie uno stile semplice quasi minimale se vogliamo per realizzare la sua ultima opera edita da Bao Publishing. Tutte le pose dei personaggi sono abbozzate e l’anatomia appena percepita regala un tratto più artistico e pittorico di quello tradizionalmente legato al manga.

Forti emozioni traspaiono grazie a ricche e sferzanti linee cinetiche, edifici e ambientazioni godono delle copiose pennellate del maestro Niimura, uno stile che conserva del nipponico, ma trascina piccoli sprazzi di occidentale umoristico. Una novel dove l’unico colore fortemente ricercato è il rosso che contraddistingue elementi chiave oggetti importanti o emozioni forti e distruttive.

Come in Schindler’s List dove in un mare di bianco e nero troviamo il simbolo dell’orrore narrativo legato al rosso cappotto di una bambina o in Sin City di Frank Miller dove l’unico colore che spezza il grigio il bianco e nero è il rosso del sangue.

Niimura riesce senza sforzo e senza esagerare nel riproporre il rosso, ma più che per descrivere un sentimento di violenza o orrore si imbarca nell’effetto shock introducendo il cremisi per trasmettere emozioni di forte impatto riflessivo, spingendoci a meditare a fondo sull’intera tavola.

Assolutamente consigliato, per tutte le età e per tutti i gusti, un volume ben confezionato da leggere ed esporre con piacere nella propria libreria. Un regalo ideale per chi vuole avvicinarsi al mondo asiatico, ma senza la forza bruta e mainstream del classico manga giapponese.

Di seguito dove potete acquistarlo Bao Publishing