Isa e Bea: il coraggio di scegliere

Isa e Bea: il coraggio di scegliere

Isa e Bea: il coraggio di scegliere
Isa e Bea: il coraggio di scegliere

Trama tipica: due giovani streghe si mettono nei guai per l’abuso dei loro poteri, e vengono puniti dalla congrega nemica, finendo nel futuro.

Torneranno nella loro epoca, il medioevo, solo quando capiranno il vero significato della magia.

Fin qui, niente di nuovo. Trama tipica del genere fantasy, con protagoniste ragazzine che devono imparare una lezione sull’importanza della responsabilità e diventare adulte.

Di storie simili ce ne sono state tante, a partire dalle Winx. Tuttavia, c’è molto di più. Isabella e Beatrice, le protagoniste, non devono solo capire il vero significato della magia.

Loro devono fare una scelta tra magia nera e magia bianca, tra bene e male. Una scelta che potrebbe distruggere loro e la loro amicizia.

Nessuna censura: il male esiste, così come la morte.

Isa e Bea: il coraggio di scegliere

Isa e Bea è un fumetto che arriva come un uragano nel panorama italiano, portando scompiglio.

Non ai livelli di Diabolik o Satanik anni prima, ma abbastanza per rendersi conto, ad un certo punto della sua storia editoriale, del calo qualitativo delle storie.

Prodotto incredibilmente maturo  per la fascia di pubblico a cui era rivolto, Isa e Bea non edulcora il male, né ha cattivi da salotto, senza personalità e che sono utili solo a far diventare le protagoniste più forti.

Marchesa è un’abile manipolatrice, senza scrupoli e paziente. Non commette errori di valutazione, e i suoi nemici cadono uno dopo l’altro nella sua rete.

Chi le si oppone va incontro alla morte: è quello che succede all’ex insegnante delle protagoniste, Fiamma, che cercava di toglierla di mezzo e sostituirla alla guida delle streghe nere.

Marchesa la farà catturare dai cacciatori di streghe e la strega morirà arsa viva sul rogo, in una delle scene più emotivamente forti del fumetto.

Non è un caso isolato: la morte spesso appare nelle pagine di Isa e Bea, e non c’è magia che possa riportare in vita i morti.

È difficile, è crudele, ma Isabella e Beatrice hanno molto da imparare, per poter diventare le streghe che sono destinate ad essere.

Ma devono fare le loro scelte, consapevoli delle conseguenze e pronte a prendersene le responsabilità. Scegliere non è facile, così come non è semplice scegliere tra bene e male quando i confini tra i due sono labili. La magia nera non è necessariamente sempre cattiva, come la magia bianca non viene sempre usata per il bene.

Tanto di cappello agli autori per i loro colpi di genio.  

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