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Invecchiare bene: il character development di Vegeta

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Invecchiare bene: il character development di Vegeta

Invecchiare bene: il character development di Vegeta

Si parta da una premessa che farà storcere il naso di orrore a migliaia di fans: Dragon Ball non è perfetto.

Ecco, finalmente qualcuno lo ha detto.

Probabilmente è un’opinione impopolare, e gli haters si stanno preparando ad attaccare con le loro legioni di commenti negativi, ma andava detto.

Dragon Ball ha fatto la storia dei manga shonen. Un picchia duro che ancora oggi ispira opere simili che si sono discostate dal modello originale per trovare la loro strada. Ci si approccia sempre con deferenza , quasi in punta di piedi, temendo di intaccare la patina leggendaria di cui si è ammantato. Un errore: non bisogna mai sospendere la critica.

Oltre ai pregi, il manga ha anche tanti difetti, quali power up che diventano inutili nelle saghe successive, personaggi dimenticati e sviluppo quasi inesistente. Senza contare che pare difficile creare cattivi interessanti e si ricorre a quelli del passato, diventando quasi ridicolo vederli sempre tornare (qualsiasi riferimento al ritorno di Cell e Freezer è totalmente casuale. Forse.)

Tuttavia, una cosa buona Dragon Ball l’ha fatta. Due antagonisti, ex villain senza scrupoli, hanno avuto uno degli sviluppi migliori nel mondo manga.

Uno è Junior, l’altro è il principe dei Sayan, distruttore di mondi ed ex pedina di Freezer: Vegeta.

C’è del buono in tutti

Invecchiare bene: il character development di Vegeta

Vegeta è stato introdotto per essere il tipico cattivo passeggero di Dragon Ball. Quasi una caricatura nel male che faceva, non aveva problemi a uccidere e fare ogni sorta di viltà pur di raggiungere il suo scopo.

Una parte era per via della sua natura: i Saiyan, la razza di cui anche il protagonista fa parte, sono guerrieri mercenari, dei selvaggi il cui sangue ribolle di fronte ad una lotta.

Goku è l’estremo positivo, Vegeta quello negativo.

Ovviamente i due dovevano scontrarsi, lo specchio di chi sarebbero potuti essere se le circostanze fossero state diverse per entrambi. Ed altrettanto ovviamente, Vegeta ha perso.

La fine? No, perché inizia l’ossessione di Vegeta per superare Kakaroth, riottenendo l’onore perduto e vendicarsi.

Otterrà molto di più. Non inizia solo un viaggio per diventare più forte del suo rivale, ha inizia un percorso per diventare una persona migliore.

Certo, rimane fondamentalmente un bastardo, schietto, competitivo e, in linguaggio manga, tsundere. Ma trova delle ragioni per combattere. Si innamora (anche se a tutti noi piacerebbe sapere come ha avuto inizio la relazione tra lui e Bulma), ha una famiglia, degli amici.

Non è una strada facile, Vegeta ha delle ricadute nelle vecchie abitudini. Tuttavia, dopo essere caduto, si rialza, combatte, migliora.  Questo lo rende uno dei pochi personaggi davvero memorabili del manga. Con buona pace del protagonista.

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Annamaria Nazzaro

Collaboratrice, futura storica dell'arte (si spera) ed appassionata di fumetti, videogiochi, serie tv e film. Attualmente ho un podcast, Eva deve morire, su Spotify. Spero di potervi vedere presto anche lì.

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