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Il gatto con gli stivali 2 – L’ultimo desiderio

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A sorpresa, uno dei migliori film d’animazione del 2022

Devo ammetterlo, non avevo grandi aspettative per Il gatto con gli stivali 2 – L’ultimo desiderio.

Il primo film di questa saga spin-off era un’avventura fantasy un po’ scontata, che non si avvicinava nemmeno alla qualità della maggior parte dei film di Shrek. (Per chi non se lo ricordasse, il gatto con gli stivali appare per la prima volta in Shrek 2 n.d.r.).


Per fortuna, avevo sottovaluto la magia Dreamworks. Detto in parole povere: questo film è una grandissima figata, oltre a essere uno dei migliori lungometraggi animati del 2022. E no, vi assicuro che non è un’esagerazione.

Il gatto con gli stivali 2 – L’ultimo desiderio


Felice di aver dato retta alla valanga di recensioni positive che ha ricevuto, vi dico: guardatelo, guardatelo e basta, e poi mi ringrazierete.

La trama (e qualcosina sui personaggi)

In questa storia dai temi sorprendentemente maturi, il gatto con gli stivali esaurisce la penultima delle sue nove vite, ritrovandosi a fare i conti con la propria mortalità.

E se questo è già abbastanza forte come inizio, ben presto le cose si mettono ancora peggio: un misterioso lupo tenta di ucciderlo, deciso a reclamare per sé la sua ultima vita.

Il lupo


Ormai alle strette, la sua ultima speranza di recuperare le vite perse è la mistica Stella del Desiderio, collegata a una mappa magica.

Ma non sarà solo nel suo viaggio, così come non sarà il solo ad ambire a questo oggetto così potente.

Ci sarebbe tanto da dire sui personaggi, ma sarò breve.

In genere non amo le mascotte dei cartoni animati – avrei silurato Olaf di Frozen, tanto per fare un esempio…

Eppure ho adorato Perrito, un cagnolino ottimista che diventa compagno di avventure del gatto con gli stivali. A lui si unisce anche Kitty Zampe di Velluto, la vecchia fiamma del protagonista.

Il gatto con gli stivali 2 – L’ultimo desiderio


Non mi sono dispiaciuti nemmeno Riccioli D’Oro e la sua famiglia di orsi criminali: sono tutto tranne che noiosi, senza contare il loro character design niente male.


E se Jack Horner (proveniente da una filastrocca sconosciuta in Italia) è di una malvagità esilarante, l’antagonista principale è senza dubbio il lupo, che è anche una delle parti migliori del film.

Il lupo

In una storia ricca di gag, questo è l’unico personaggio che viene trattato con una certa serietà, donando al film uno spessore emotivo ben diverso dalle solite pellicole per bambini.

E mi viene da pensare: finalmente, un film per i più piccoli che non ha paura di spaventarli un po’.

Un’animazione mozzafiato e un ottimo cast

Possiamo dirlo senza timori, l’animazione de Il gatto con gli stivali 2 è la migliore mai prodotta dalla Dreamworks.

Il gatto con gli stivali 2 – L’ultimo desiderio


Colori vividi come non mai, scene d’azione entusiasmanti, un’animazione ispirata a Into the Spiderverse, con un miscuglio fra 2D e 3D: non c’è che dire, questo film è una gioia per gli occhi.

Il gatto con gli stivali 2 – L’ultimo desiderio


Anche il cast, composto da talenti come Antonio Banderas, Selma Hayek, Harvey Guillén, John Mulaney e Florence Pugh, è di tutto rispetto: pertanto, nonostante l’innegabile qualità del doppiaggio italiano, vi consiglio di guardarlo in originale con i sottotitoli.
Per finire, dico soltanto che il film implica l’uscita di un nuovo capitolo della saga di Shrek: e se terranno lo stesso team creativo di Il gatto con gli stivali 2, non vedo l’ora.

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