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I corti Pixar che non ti stanchi mai di rivedere

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Da sempre la Pixar prima di ogni film ci stupisce con dei piccoli gioielli animati, dei corti che nonostante il tempo rimangono sempre nella memoria e non ti stanchi mai di rivedere.

In questo articolo vi farò vedere quelli che più mi hanno colpito negli anni, e che ancora oggi riguardo volentieri.

I corti Pixar che non ti stanchi mai di rivedere

I corti Pixar che non ti stanchi mai di rivedere
Paperman

1. Paperman

Ambientato in una Manatthan anni 40, è un cortometraggio del 2012 che mostrava una nuova tecnica di animazione per la regia di John Kahrs che ha vinto anche l’oscar nel 2013, la storia narra l’incontro tra due giovani e la scintilla dell’interesse reciproco che scatta ma dell’impossibilità di raggiungersi se non nel finale, lasciando presagire l’inizio di una storia d’amore.

I corti Pixar che non ti stanchi mai di rivedere
La Luna

2. La Luna

Un piccolo gioiellino di regia italiana, Enrico Casarosa prima di firmare “Luca” ha realizzato questo cortometraggio che gli ha avvalso la candidatura agli oscar nel 2012, una storia molto vicina al piccolo principe, ma con uno stile di animazione ispirato dal nipponico Miyazaki. La storia si incentra sul piccolo Krista che viene portato a lavoro insieme al papà e al nonno a pescare qualcosa di speciale. Da recuperare!

I corti Pixar che non ti stanchi mai di rivedere
Lava

3. Lava

Anche adesso che sto scrivendo ho in testa la bellissima canzone di questo cortometraggio, creato, diretto e sceneggiato da James Ford Murphy, i protagonisti sono il vulcano Uku e la “vulcana” Lele, i loro nomi fusi insieme formano il nome dello strumento musicale che viene utilizzato nella loro canzone. L’animazione è di altissimo livello e la storia racconta un amore fra due vulcani decisamente coinvolgente e orecchiabile come la canzone che non la dimenticherai più sia in inglese che in italiano.

I corti Pixar che non ti stanchi mai di rivedere

I corti Pixar che non ti stanchi mai di rivedere
Piper

4. Piper

Quando uscì questo cortometraggio nel 2016 lo si vedeva ovunque, ed impossibile dimenticarlo vista la dolcezza che ti genera il piccolo cucciolo di piovanello che prova ad approcciarsi alle prime difficoltà della vita. Diretto da Alan Barillaro quest’ultimo ha vinto due premi, il primo l’oscar nel 2017 e l’altro per la migliore sceneggiatura sempre nel 2017 all’Annie Awards, decisamente meritato, un corto che ti ruba il cuore.

I corti Pixar che non ti stanchi mai di rivedere
Bao

5. Bao

Ultimo ma non per importanza vogliamo dare uno spazio a questo corto, che tocca temi sulla famiglia, in special modo la sindrome del nido vuoto, che può capitare a molte madri in avanzato stato di età. La regista di questo cortometraggio è Domee Shi, conosciuta per l’ultimo suo lavoro in Pixar: Red, ha portato a casa l’ambita statuetta nel 2019. La storia racconta di un madre che rivive la maternità con un bao o (baozi, raviolo di carne cinese ndr) prende vita e si comporta come un bambino.

Per vedere questi corti attualmente dovete andare su Disney Plus abbonandovi ma sicuramente cercando i titoli troverete qualche video di anticipazione sul canale ufficiale Disney Italia su Youtube e rivivere la magia di quei corti che racchiudono il cuore, l’impegno e lo studio dell’animazione che poi diventerà lungometraggio.

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Raffaela Grannò

Colorista e Autrice di Fumetti, è una dei fondatori dell'Associazione Culturale Fumetti Indelebili, che organizza il San Beach Comix. Disegna insieme a Valentino Coratella Cippi & Friends, ha all'attivo 2 pubblicazioni a fumetti. Da sempre appassionata della cultura nerd.

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