I Boys sono tornati
Dopo anni di sangue eccessivo, umorismo stravagante, salsicce d’amore, consumo di polpi vivi (RIP Timothy) e più arti strappati di quanto si possa immaginare, la serie di successo The Boys continua a trovare modi per scioccare. La serie torna con una nuova stagione, ricca di scene che lasceranno nuovamente a bocca aperta; anche se lo spettacolo inizia a perdere un po’ del suo mordente. In ogni caso The Boys resta fedele a sé stessa, dannatamente diabolica.
Alla quarta stagione conosciamo perfettamente il modus operandi. Il vigilante cacciatore di super Butcher (Karl Urban) contro la sua nemesi a stelle e strisce, Patriota (Antony Starr) da una parte. I Boys contro i corrotti Super, condito da fiumi di sangue e fegato lungo la strada dall’altra.
Tutto è di nuovo in gioco. I Boys combattono su più fronti: contro Patriota e altri nuovi super, ma soprattutto devono fare i conti con una nuova spaccatura all’interno della loro squadra. Il lato più compassionevole e morbido di Butcher arriva finalmente in superficie. Colpito da un cancro in rapida crescita che consuma il suo corpo indotto dal Composto V, Billy è convinto che i pochi di mesi di vita che gli restano sono sufficienti per salvare l’anima di Ryan (Cameron Crovetti) dall’influenza corruttrice di Patriota e sbarazzarsi definitivamente di lui. Non esiste un modo per fare macia indietro rispetto alla loro rivalità e la distruzione reciproca pesa più che mai nel loro conflitto.
Patriota è sulla buona strada per diventare uno spietato dittatore. Dopo aver ucciso a sangue freddo un uomo che manifestava contro di lui alla fine della terza stagione, la sua notorietà tra gli estremisti è salita alle stelle. Gode di un enorme fandom che desidera un leader forte per il quale le regole e le leggi non abbiano alcun significato. Fan che arrivano ad inventare teorie complottiste una dopo l’altra per screditare gli avversari e giustificare le azioni di Patriota. Chiunque si oppone è considerato un pedofilo o coinvolto in una sinistra cospirazione.
Familiare vero? I valori dello show si adattano perfettamente e in modo inquietante alla realtà. The Boys è ancora più vicino alla triste realtà degli Stati Uniti (e purtroppo ormai non solo loro). Il picco dell’assurdità è toccato con la super Firecracker (Valorie Curry). Le sue teorie sono ai limiti dell’assurdo, ma trovano terreno fertile in una fetta di pubblico che perde ogni inibizione esplodendo violentemente.
La quarta stagione è racchiusa in una nera oscurità, manipolazione e disperazione. Butcher è reso più docile dalla diagnosi terminale. Marvin subentra al comando dei Boys, ma è tormentato dai suoi attacchi d’ansia. Patriota prosegue nel suo piano di “purificazione”, con la mente offuscata dai doveri paterni e dai ricordi d’infanzia violenti ora che Ryan vive alla Vought. Frenchie (Tomer Capone) con il suo sogno di felicità, trova solo dolore. Annie (Erin Moriarty) che cerca di scrollarsi di dosso il suo alter ego Starlight, e Hughie (Jack Quaid) è messo alla prova senza alcuna pietà.
La serie è il risultato della traiettoria della storia e rispetto alle stagioni precedenti assume un tono più serio e complesso. Più che una serie folle e iperbolica è una satira pungente, rappresentando le divisioni di una società con implacabile durezza.
I seguaci della serie non resteranno delusi, ogni episodio ha la sua dose di brutalità e azione mentre per coloro che sono ancora a digiuno di sangue e stravaganza consigliamo di porre rimedio il prima possibile perché The boys è attualmente una delle migliori serie disponibile in streaming.
Ciao sono Gianna, ho una laurea in Giurisprudenza, un tesserino dell’ordine degli avvocati a cui vorrei aggiungere quello da giornalista. La passione per la scrittura, nata sulla carta e poi migrata sulla testiera, mi accompagna da sempre. A 6 anni gli altri volevano fare gli astronauti; io avevo già le idee chiare: volevo fare la giornalista.
