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House of the Dragon – Buona la prima

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House of the Dragon S1E1 – Buona la prima

House of the Dragon S1E1 – Buona la prima

Quando si tratta di un titolo solenne e dall’incredibile vastità di mondo quale Game of Thrones, la faccenda è sempre molto delicata. Perché non è facile riprendere le redini di quello che è stato uno dei maggiori successi televisivi della storia, soprattutto dopo l’amaro finale che, ancora oggi, molti spettatori non hanno digerito.

Quella di House of the Dragon è una missione importante, con un intento pieno d’onore quanto sofisticato: riaggiustare il tiro dopo la chiusura deludente della serie madre e riportare in auge il suo nome, senza rinunciare, però, alla propria identità.

House of the Dragon S1E1 – Buona la prima

House of the Dragon, prequel di Game of Thrones, si propone come tale di narrare della temuta casa Targaryen, quando deteneva il potere ben duecento anni prima degli avvenimenti della serie principale, e di come la famiglia cadde in rovina a seguito della guerra civile.

E dopo questo primo episodio, possiamo dirvi che sembra avere tutte le buone intenzioni per farlo.

Aria di casa

House of the Dragon colpisce sin da subito nel segno. Già dai primi minuti si ha l’impressione di essere ritornati a quell’atmosfera, a quell’ambientazione, tanto cara e tanto temuta da tutti, del mondo di Game of Thrones.

L’aria che si respira è inconfondibile, e non può che riaccendere negli animi degli spettatori quel tipico brio a cui la serie principale ci aveva abituato. Ogni cosa è riconoscibile, nonostante il divario cronologico-narrativo che separa le due linee temporali.

Approdo del Re e tale e quale a come la ricordavamo (certo, prima dell’ultima stagione): le vie della città, i salotti, i corridoi del potere, le piazze, i mercati, i bordelli. I costumi dei personaggi sono tali e quali, e i personaggi stessi ricreano il popolo e l’ambiente urbano.

House of the Dragon S1E1 – Buona la prima

Anche nei fatti la serie si rende riconoscibilissima: vi sono già i primi complotti, i primi attriti, regna il malcontento, dilagano i ”non detti”, e la matassa dell’eredità impunta i personaggi tra loro, questione che non sarà di certo facile da sbrigliare.

Tutto ci riporta lì, dove ci eravamo lasciati, e ci dà un che di familiare di cui avevamo decisamente bisogno per ripartire con il piede giusto.

Per non parlare anche di un pelo di auto-referenzialità e fan service (quanto basta): la colonna sonora principale rivista solo in qualche nota è il fiore all’occhiello, necessario a conferire alla serie quel tono solenne di cui ha bisogno (soprattutto se ”discendi” da Game of Thrones). La scelta di rifarsi alla serie madre per ”farsi le ossa” e presentarsi al pubblico è convincente e assolutamente azzeccata. Non è quel citazionismo che stona troppo, non è l’unica cosa da cui la serie campa.

Dal punto di vista della personalità, dunque, la serie funziona. Ed è già un ottimo risultato.

Un debutto sensazionale

Che ci fosse hype intorno al progetto si sapeva, ma forse non ci aspettava questo enorme riscontro da parte del pubblico.

Il primo episodio di House of the Dragon è stata la premiére più vista di sempre su HBO, con ben 10 milioni di spettatori americani in simultanea a seguire la messa in onda.

Ebbene, questo è il più grande successo mediatico mai registrato prima per una nuova serie originale HBO, diventando così ”il più grande lancio di una nuova serie HBO Max negli Stati Uniti”.

Aspettative ben oltre quanto si sperava, che non può che far contenti produttori e cast.

Che dire, i numeri (oltre alla qualità) parlano da soli. Come si dice, “chi ben comincia è a metà dell’opera”. Chapeau.

Un cast eccezionale

Se Game of Thrones ci aveva abituato a dei signori attori, House of the Dragon non è da meno. La serie prequel, infatti, si presenta mettendo in tavola sin da subito le sue carte più preziose, a partire da una bellissima e bravissima Milly Alcock.

House of the Dragon S1E1 – Buona la prima

Gli addetti al cast hanno pescato benissimo tra i giovani talenti per interpretare la protagonista della serie, Rhaenyra Targaryen. L’attrice, nata nel 2000, non aveva mai trovato un ruolo che le desse la possibilità di esprimersi al meglio fino ad ora. Questa, invece, sembra essere una parte scritta a pennello per lei, con un personaggio che le si cuce addosso sin da subito. Un’opportunità, dunque, per mettersi finalmente in mostra e sprigionare tutto il suo potenziale, così da lanciarsi nel panorama cinematografico ed affermarsi passo dopo passo.

House of the Dragon S1E1 – Buona la prima

D’altra parte, Matt Smith si presenta benissimo nei panni di Daemon Targaryen. Sembra di rivedere il primo Jamie Lannister: sfacciato e spregiudicato, ti sta antipatico sin dal primo momento. Ma questo è chiaramente un elogio alla sua performance, davvero degna di nota.

Promosso anche Paddy Considine, ossia Viseris I. Forse un pelino meno carismatico di quel che ci si aspettasse da un Targaryen come re in carica, ma rende comunque l’idea di un buon leader (seppur per poco tempo). Se pensiamo a come arriveremo al mitico ”Re Folle”…

House of the Dragon S1E1 – Buona la prima

Si è vista poco ma ha fatto una buona impressione anche Emily Carey, che interpreta la giovane Lady Alicent Hightower, personaggio che sembra essere molto in confidenza (se non proprio in intimità) con l’amica Rhaenyra. Che siano indizi di un delicato e clandestino amore saffico?

Altissime aspettative

House of the Dragon S1E1 – Buona la prima

Dopo un inizio decisamente convincente come questo, da ora in poi è lecito aspettarsi molto da House of the Dragon, che difficilmente saprà deludere il pubblico.

La chiave di tutto sarà tenere alta l’asticella, senza mai rinunciare, però, a quella caratteristica rigidità e sicurezza nella scrittura e nella personalità che Game of Thrones ha.

Buona la prima!

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Emanuele Ramunni

Liceale 17 enne (quasi 18), scrivo per passione, di ciò che mi piace perché mi piace, e mi piace.

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