Flop 5 videogiochi del 2024
Flop 5 videogiochi del 2024
Dopo aver intrapreso il viaggio tra i migliori videogiochi del 2024, con un podio che può risultare controverso rispetto a ciò che la realtà ci ha proposto, siamo arrivati alla passerella della vergogna.
Tra pomodori marci lanciati e camminate della vergogna alla Trono di Spade, oggi vedremo quelli che sono i giochi che più hanno deluso in questo anno che, come già detto nell’articolo della top 5, riteniamo considerarlo “di passaggio”, e lo faremo sempre con una classifica di 5 videogiochi, dall’ultima alla prima posizione.
Ci teniamo a sottolineare che, quella che andrete a leggere, è una classifica soggettiva, aperta solo a uno scambio di opinioni civile e al fine di condividere i propri punti di vista; ogni controversia eccessiva qui o sui nostri social scaturita da questo articolo sarà genuinamente ignorata.
5. Rise of the Ronin
Che dire di questo gioco, è la brutta copia di Ghost of Tsushima, considerando che in pochissimi hanno giocato al prodotto sviluppato da Team Ninja, e per capire il perché bastano meno di trenta minuti di gioco.
Rise of the Ronin è un action RPG ambientato nel Giappone del XIX secolo. Nonostante l’ambientazione affascinante e un sistema di combattimento dinamico, il gioco soffre di una struttura open world datata e di problemi tecnici che ne compromettono l’esperienza complessiva. Le attività proposte risultano ripetitive e poco innovative, mentre il comparto grafico non è all’altezza degli standard attuali. Uno di quei prodotti che esce, lo provi e il giorno dopo chiedi il rimborso ad Amazon o al negozio dove è stato acquistato. Quinto posto più che meritato.
4. Skull and Bones
Ubisoft, non ci siamo proprio. Un altro fallimento del publisher francese, l’ennesimo di una serie che pare non finire più. Campagna marketing iniziata nel lontano 2017 (sì ragazzi, 7 anni fa, quasi 8), questa tragedia videoludica ha quasi fatto chiudere baracca e burattini ad Ubisoft, tragedia rimandata al gioco successivo, altrettanto rimandato al 2025.
Skull and Bones è un gioco d’avventura navale che promette battaglie epiche e tesori nascosti. Dopo anni e anni di sviluppo, il risultato finale è una gigantesca delusione. Le missioni ripetitive e la mancanza di una trama coinvolgente lo rendono un’esperienza monotona. Nonostante le potenzialità, il gioco non riesce a offrire l’avventura pirata che ci si aspetta. Per chi cerca un’esperienza più appagante, è meglio salpare verso altri orizzonti. Un quarto posto che sa di fallimento aziendale.
3. Suicide Squad: Kill the Justice League
Una delle sorprese più inaspettate, il primo passo falso di Rocksteady Studios, e speriamo anche l’ultimo visto cosa è uscito fuori dal loro sviluppo di 12 anni (avete letto bene, 12 anni di sviluppo).
Suicide Squad: Kill the Justice League prometteva di farci vivere l’avventura con i più grandi cattivi dell’universo DC, ma purtroppo si è arenato in acque poco profonde. Nonostante l’idea di giocare nei panni di personaggi come Harley Quinn e Deadshot, il gameplay diventa ripetitivo molto rapidamente, con missioni che sembrano tutte uguali. Il sistema di combattimento, pur visivamente spettacolare, non riesce a compensare la mancanza di una trama coinvolgente e la sensazione di non avere vera libertà. Anche la gestione del “multiplayer” non è all’altezza delle aspettative, con un’esperienza che spesso si sente più come una lunga sequenza di tutorial che un vero gioco. 12 anni di sviluppo e finire per colpire il bersaglio sbagliato, guadagnandosi il terzo posto.
2. Star Wars Outlaws
Odio essere ridondante, sia nella scrittura che nella vita, ma a volte non possiamo fare altrimenti: Ubisoft, non ci siamo proprio. Anche se qua si tratta solo di publishing, dal momento che lo sviluppo di questo incubo videoludico (e, di conseguenza, la testa su cui cade la ghigliottina della discordia) è di Massive Entertainment (rivedrei anche il nome, cambiandolo in Insignificant Entertainment); questo prodotto è un fallimento ancora più grande, dal momento che coinvolge un colosso come Star Wars, e se sbagli con Guerre Stellari ti ritroverai contro due terzi del pianeta Terra.
Salterò qualsiasi tipo di spiegazione di gameplay, grafica, meccaniche, etc. e dirò solamente che questo videogioco è un miscuglio di meccaniche viste e riviste da qui agli albori di PS3, il tutto facendolo malissimo. Meriterebbe il primo posto a mani basse, ma, purtroppo, c’è qualcuno che è riuscito a lavorare peggio della software house svedese (che, ricordiamo, sono gli stessi di Avatar: Frontiers of Pandora, altro prodotto cestinato il giorno della sua uscita).
1. Concord
La vera delusione tra i videogiochi del 2024 è un gioco che è durato 2 settimane, dopo 100 milioni spesi da parte di Sony e una promessa di inclusività LGBTQ+ risultata poi tossica.
Che il problema principale sia stato che si trattasse di un Hero Shooter in prima persona molto simile a Overwatch, ma con la differenza che costava 40 euro e non era gratuito come la sua controparte GOTY e in un mercato che non cerca più quel tipo di videogioco è pura realtà, ma risulta difficile, quasi impossibile non vedere quel lato tossico su cui era basato.
La rappresentazione di una società che si è persa: alla ricerca di una continua distinzione dove non serve; alla continua richiesta di diversità dove serve unione; alla continua necessità interiore di andare sul sicuro dove serve rischiare e portare originalità.
Concord rappresenta tutto quello che, nel mondo videoludico, NON SERVE. Che venga lasciato fuori questo atteggiamento tossico e ritornate con prodotti come Life is Strange la prossima volta. Primo posto per i successivi 10 anni, se fosse possibile.
Ciao a tutti! Mi chiamo Lorenzo, sono laureato in Psicologia e tra le mie più grandi passioni ci sono la scrittura e i videogiochi, ma anche fumetti, anime e tanto altro ancora. Aspiro a diventare Game Designer e, mentre per ora studio da autodidatta, condivido con chi vuole curiosità, opinioni e storie riguardo proprio il mondo videoludico.